Il Quinto conto energia entrerà in vigore il 27 agosto
Raggiunto il tetto annuo complessivo di 6 miliardi di euro per incentivi al fotovoltaico: dopo la comunicazione ufficiale da parte del Gse, l'Autorità per l'energia ha emanato una delibera che certifica lo sfondamento del “cap” e fa partire il countdown di 45 giorni per l'entrata in vigore del Quinto conto energia
13 July, 2012
Il Quinto conto energia entrerà in vigore il prossimo 27 agosto. Il costo annuo per gli incentivi al fotovoltaico ha infatti raggiunto, complessivamente (cioè per tutte le versioni del Conto energia), il tetto di 6 miliardi di euro, fissato dal legislatore come limite per l'entrata in vigore del nuovo sistema di incentivazione.
Lo ha comunicato formalmente il Gse all’Autorità per l’energia elettrica e il gas, precisando che la soglia è stata raggiunta nella giornata del 12 luglio e corrisponde a circa 14.300 Megawatt di potenza installata, suddivisa in oltre 400.000 impianti fotovoltaici in esercizio e incentivati dallo Stato.
L'Autorità, a sua volta, come previsto dal testo del Quinto conto energia appena pubblicato in Gazzetta ufficiale, ha subito emanato la delibera 292/2012/R/EFR (vedi allegato) che certifica il raggiungimento del “cap” e fissa nel 27 agosto la data ufficiale di entrata in vigore del provvedimento. Il decreto interministeriale 5 luglio 2012, infatti, stabilisce che il nuovo meccanismo di incentivazione entri in vigore 45 giorni dopo lo “sfondamento” del tetto dei 6 miliardi, sancito appunto da apposita delibera dell'Aeeg. Le nuove tariffe e le relative norme di accesso resteranno valide fino a 30 giorni dopo il raggiungimento del tetto di 6,7 miliardi di euro. Facile prevedere, a questo punto, una vera e propria "corsa agli allacciamenti", per connettere alla rete gli impianti fotovoltaici prima della fatidica data e godere quindi delle tariffe più generose del Quarto conto energia.
Intanto, non si arresta il dibattito sul nuovo schema di incentivazione delle fonti rinnovabili, che per una volta registra, da parte dell'Anci, un giudizio positivo sul Quinto conto energia. «Per quanto riguarda il Dm sugli incentivi per il fotovoltaico – ha commentato Filippo Bernocchi, delegato dell'associazione dei Comuni alle politiche energetiche e ai rifiuti - il testo finale del decreto, nel complesso, riflette il sostanziale recepimento da parte del Governo dei principi espressi nelle proposte di emendamento avanzate dall'Anci, seppur non nella stessa forma presentata in sede di Conferenza unificata». Per i Comuni, insomma, il Quinto conto energia può andare, mentre è decisamente meno lusinghiero il parere sul decreto relativo alle altre fonti rinnovabili elettriche. «Totalmente inascoltate invece le richieste dell'Anci sul DM Incentivi FER elettriche non fotovoltaiche – ha aggiunto Bernocchi - al fine di ottenere una maggiore valorizzazione delle risorse territoriali attraverso un supporto specifico per le biomasse da filiera forestale per le quali si richiedeva una soglia di 300 kW per l'accesso diretto agli incentivi, purché in abbinamento con cogenerazione e trasporto di calore ad un'utenza dedicata pubblica o di pubblico interesse».
Tornando al Conto energia, positivo anche il giudizio di Anest (Associazione nazionale dell'energia solare termodinamica), che, in controtendenza con le altre associazioni delle rinnovabili, si dichiara soddisfatta per quanto riguarda la particolare filiera tecnologica che rappresenta. «Il decreto, che disciplina all’Art. 28 la normativa per il settore solare termodinamico - si legge nella nota diffusa dall'associazione - accoglie positivamente livelli di incentivazione idonei a realizzare impianti e a consolidare la filiera industriale già esistente; la possibilità di modulare la necessità di accumulo termico in base alla taglia dell’impianto; il riconoscimento della massima tariffa applicabile nelle installazioni ibridizzate con altre fonti rinnovabili; l'incremento del tetto di superficie captante a 2.5 milioni di mq (oltre 250 MW); l'incremento a 24 mesi del periodo per la realizzazione degli impianti dalla data nella quale verrà raggiunto il limite di superficie captante cumulativa».