Dopo il Piemonte anche il Veneto: il Tar boccia i tagli al trasporto pubblico locale
La sentenza annulla la delibera del 2011 con cui la Regione ha tagliato le risorse destinate al finanziamento dei "servizi minimi". Contestato in particolare il mancato svolgimento di una preliminare conferenza dei servizi
13 July, 2012
Nel 2011 la Regione Veneto ha tagliato da 285 milioni a 268 milioni i trasferimenti alle amministrazioni locali per la gestione dei "servizi minimi" di trasporto pubblico locale. La delibera 512/2011 fu immediatamente impugnata di fronte al Tar dalle amministrazioni e dalle aziende di tpl. Oggi, con la sentenza n. 984/2012 la prima sezione del Tar Veneto ha accolto il ricorso presentato dallo Studio Massimo Malena&Associati, annullando di fatto la delibera.
Il collegio ha cassato la delibera per la violazione dell'articolo 20 della Legge Regionale n. 25/1998 e dell'articolo 16 del D.Lgs. n. 422/1997, che impongono lo svolgimento di una preliminare conferenza di servizi al fine di raggiungere l'intesa con gli enti locali. Nella sentenza i giudici amministrativi hanno precisato che il taglio di risorse operato a livello statale seppure costituisce l'antecedente logico-giuridico alla riduzione delle risorse da parte della Regione, non esonera la stessa dal rispetto delle norme che regolano il potere di determinazione dei finanziamenti destinati al settore del trasporto pubblico locale.