Efficienza energetica: Italia terza tra le potenze mondiali
Secondo un rapporto dell'American council for an energy-efficient-economy, la Gran bretagna è il primo Paese al mondo per le politiche in materia di efficienza energetica. Seconda la Germania, mentre l'Italia non va oltre il terzo posto
15 July, 2012
Italia terza tra le grandi potenze per le politiche sull'efficienza energetica, in una classifica guidata dalla Gran Bretagna. È quanto emerge da un rapporto redatto dall'organizzazione no-profit American council for an energy-efficient-economy (Aceee) e ripreso dal Guardian, che ha esaminato la riduzione dei consumi e delle emissioni nel settore residenziale, nell'industria e nei trasporti.
Numerosi i parametri presi in considerazione per stilare la graduatoria, dall'adozione di target nazionali di aumento dell'efficienza energetica, all'erogazione di incentivi (come il nostro 55%, ndr), dalle politiche di riduzione dei consumi nei vari comparti industriali, ai servizi di trasporto pubblico. Il report, inoltre, prende in considerazioni anche altri aspetti delle politiche nazionali, come il grado di efficienza degli impianti per la produzione di energia elettrica e le norme adottate per promuovere l'edilizia sostenibile.
Parametri che hanno fruttato alla Gran Bretagna un punteggio complessivo di 67/100, grazie soprattutto alle politiche di efficientamento per il settore industriale e per quello dei trasporti. Una valutazione non certo eccezionale, in effetti, ma che è valsa comunque al regno Unito la testa della classifica stilata da Aceee. Le altre potenze mondiali, a cominciare dall'Italia, sono evidentemente ancora meno impegnate a contenere i consumi energetici e l'inquinamento.
Vediamole, dunque, le performance degli altri Paesi: l'Italia, come già detto, ha ottenuto il terzo posto nella classifica generale, facendosi superare anche dalla Germania, ma può vantare il punteggio più alto in materia di trasporti. Seguono, nell'ordine: Giappone, Francia, Unione Europea, Australia, Cina, Stati Uniti, Brasile, Canada e Russia. Gli Stati europei, dunque, in generale vanno meglio delle grandi potenze degli altri continenti, incluse le economie emergenti come Cina e Brasile.
Molto indietro gli Stati Uniti, che non riescono ad andare oltre il nono posto in classifica. A penalizzare il giudizio complessivo sugli States, in particolare, le politiche inadeguate in materia della mobilità, dal momento che il Governo ha preferito investire più nella realizzazione di nuove arterie stradali che che nel trasporto pubblico. Un po' meglio le misure per promuovere la sostenibilità in edilizia e l'efficienza energetica dei dispositivi elettronici, ma non abbastanza da evitare agli Usa quella che appare come una sonora bocciatura. Una magra consolazione per il terzo posto dell'Italia?
Scarica il rapporto di Aceee
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