Inceneritore “maledetto”: anche il sospetto di falsi. Tre anni per non finire come Napoli
Rifiuti. TRM risponde: non potevamo sapere, siamo vittime. Tre anni per non finire come Napoli. Gerbido: nuovi sequestri, nel mirino i documenti dell’appalto. Anche il sospetto di falsi - da La Stampa del 17.04.2009
17 April, 2009
Sulla gara per l’inceneritore del Gerbido pesa il sospetto del trucco. L’ipotesi di reato avanzata dalla Procura, che ieri mattina ha sequestrato le carte negli uffici di Trm, la società pubblica che gestisce tutti gli appalti per la costruzione del nuovo impianto, è «falso in autocertificazione». Nel mirino i documenti presentati dal gruppo Mwh, che ha ottenuto la direzione del cantiere: dopo la sentenza del Tar, che ha dato ragione ai concorrenti di Cabinet Merlin («Era ora, aspettiamo di cominciare a lavorare», fanno sapere), adesso c’è anche un’inchiesta penale. «Sono accuse assurde - ribattono i legali di Mwh - dimostreremo l’assoluta conformità della documentazione presentata». «A noi non è stato contestato nulla - dice invece l’amministratore delegato di Trm, Bruno Torresin - non avevamo motivo di dubitare di nulla. Ma se il falso dovesse essere accertato, tuteleremo i nostri interessi». Intanto, il cantiere è bloccato e il ritardo nei lavori - già sette mesi - preoccupa l’amministrazione. La politica è in subbuglio, ma va trovata una soluzione in tempi brevi: se il nuovo inceneritore non sarà pronto nel 2012, Torino rischia di fare la fine di Napoli
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“Certificati falsi” L’ombra del trucco sull’inceneritore
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