Piemonte: presentato lo Stato dell'Ambiente 2012
Per il primo anno vengono unificati i dossier annuali della Regione e dell'Arpa sullo stato di salute dell'ambiente in Piemonte. Sulla qualità dell’aria registrata "una lieve criticità sulle concentrazioni di biossido di azoto e particolato dovuta meteoclimatiche sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti". Il documento integrale
20 July, 2012
"In Piemonte le acque vanno bene, c’è qualcosa da migliorare per la qualità dell’aria, i laghi sono totalmente balneabili": a dirlo è lo Stato dell’ambiente 2012, messo a punto dalla Regione e dall’Arpa per offrire un quadro completo della situazione e delle politiche adottate in materia. La presentazione è stata effettuata al Museo regionale di Scienze naturali dall’assessore all’Ambiente, Roberto Ravello, e dal direttore generale di Arpa Piemonte, Silvano Ravera, in quanto per la prima volta i documenti annuali dei due Enti sono stati raccolti in un’unica pubblicazione che riporta tutti i dati e le informazioni utili per conoscere e capire le dinamiche ambientali, le loro ricadute sul nostro territorio e sulle sue risorse.
Il documento riporta in modo sintetico ma approfondito i dati, le analisi, i monitoraggi e i trend degli indicatori, frutto dell’attività di Arpa, ed affianca ad ogni matrice (aria, acqua, suolo, rifiuti, ecc.) gli obiettivi dettati dal quadro normativo e pianificatorio e le azioni intraprese dalla Regione. In un’ottica di sostenibilità ambientale, lo "Stato dell’Ambiente 2012”, come già avvenuto negli scorsi anni, è consultabile solamente in formato elettronico sul sito della Regione e su quello di Arpa Piemonte, senza il supporto di altri strumenti e senza l’utilizzo di carta.
Un capitolo del dossier è dedicata alla qualità dell’aria. "Il 2011 conferma la tendenza degli ultimi anni -si legge nel documento- ovvero una situazione stabile per monossido di carbonio, biossido di zolfo, benzene e metalli tossici, i cui livelli di concentrazione si mantengono inferiori ai limiti previsti dalla normativa vigente, mentre restano critici i livelli di polveri sottili (PM10), biossido di azoto e ozono. Per un rilevamento ancor più preciso dei dati, nel corso dell’anno la rete regionale è stata interessata da adeguamenti, effettuati da Arpa su mandato della Regione, sia nella collocazione di alcune stazioni sia nella dotazione strumentale".
“I dati -ha sostenuto l’assessore Ravello- rappresentano un generale consolidamento delle tendenze di miglioramento delle diverse matrici ambientali. Sul fronte della qualità dell’aria, accanto ad una situazione stabile per la maggior parte delle sostanze, si è registrata, come prevedibile, una lieve criticità sulle concentrazioni di biossido di azoto e particolato, la cui causa è da ricercare, come più volte abbiamo rappresentato all’Unione Europea, nelle proprietà orografiche e nelle condizioni meteoclimatiche sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti che caratterizzano le regioni del bacino padano. Siamo quindi di fronte a condizioni oggettive e non ad inadempienze da imputare all’assenza di politiche virtuose”. “E’ stato un anno importante -ha concluso Ravello- in cui abbiamo anche ridisegnato il sistema di governo legato al ciclo dei rifiuti: una vera e propria riforma strutturale, che prevede il riordino e la riduzione degli ambiti, superando così le regole dettate dalla geografia amministrativa, criterio che non sempre permette di rispondere alle reali esigenze del territorio. Siamo convinti che il modello individuato, attraverso la responsabilizzazione e la partecipazione dei diversi livelli istituzionali e frutto di un percorso di confronto con i soggetti a vario titolo coinvolti dalla riforma, possa essere vincente per continuare a garantire i livelli di qualità raggiunti e possibilmente migliorarli”.
“La situazione è pressoché immutata rispetto agli anni precedenti -ha aggiunto il direttore generale di Arpa Piemonte Silvano Ravera- Anche il peggioramento della qualità dell’aria del 2011, così come il miglioramento del 2010, paiono da imputare alle particolarità climatiche che si sono verificate. Un’attività interessante e innovativa è stata l’indagine svolta sul rumore a cui sono soggetti i giovani. Altri aspetti che merita segnalare sono il monitoraggio delle tracce radioattive nei rottami ferrosi e della presenza di amianto”.
Per scaricare il testo completo de "Lo Stato dell'Ambiente 2012" clicca qui