Detrazione 55%, spunta l'emendamento salva-aliquota: il bonus resta fino a giugno 2013?
Approvato in extremis un emendamento al decreto Sviluppo che ripristina fino al 30 giugno 2013 il bonus del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. La versione originaria del provvedimento prevedeva un taglio dell'aliquota di 5 punti percentuali. ora si attende l'approvazione della Camera
23 July, 2012
Alla fine, il colpo di scena c'è stato: durante il passaggio in Parlamento del cosiddetto “decreto Sviluppo”, la detrazione del 55% è stata salvata in extremis da un emendamento proposto dal deputato Alessandro Bratti del Pd. Nei giorni scorsi erano arrivati segnali scoraggianti: le commissioni parlamentari competenti sembravano aver dato l'ok al testo senza chiedere modifiche, e invece, all'ultimo momento, la svolta c'è stata. Se la Camera dovesse dare l'ok definitivo, l'emendamento approvato dalla commissione Finanze e Attività produttive dovrebbe riportare al 55% l'aliquota detraibile per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.
Invariata, invece, la durata della misura, che per il momento resterà in vigore fino al 30 giugno del 2013. Nella prima stesura approvata dal Governo, il decreto Sviluppo prevedeva invece un taglio di 5 punti percentuali per il bonus efficienza, che sarebbe dovuto passare dal 55 al 50%. Una prospettiva che non piaceva affatto agli addetti ai lavori e alle associazioni di categoria, anche perché la nuova aliquota sarebbe dovuta essere uguale a quella per le ristrutturazioni energetiche ordinarie, attualmente al 36%.
Per difendere il 55% era sceso in campo lo stesso ministro dell'Ambiente Corrado Clini, che qualche giorno fa aveva promesso di adoperarsi per ripristinare l'aliquota originaria e a rendere permanente la misura. Nulla di fatto, almeno per il momento, per quanto riguarda la stabilizzazione del bonus, ma, anche se solo per 6 mesi, il 55% dovrebbe essere salvo. A meno, s'intende, di altri colpi di scena.