Carta di Partecipazione
Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2012
23 July, 2012
Chi può diventare Project Developer
Il Project Developer dell’azione di riduzione dei rifiuti, cui il Comitato organizzatore italiano assegnerà il logo della Settimana, deve appartenere ad una delle seguenti categorie:
- Amministrazioni e autorità pubbliche
- Associazioni e ONG
- Aziende e industrie
- Istituti scolastici
- Altro (per esempio: ospedali, case di riposo, centri culturali...)
Date dell’azione
L’azione dovrà avere luogo unicamente all’interno della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti tra il 17 e il 25 novembre 2012 inclusi. Tuttavia l’azione può essere la presentazione di azioni di riduzione messe in opera anteriormente.
Impegno del Project Developer
- Le azioni sono condotte da project developer identificabili chiaramente con persone giuridiche o fisiche (le persone fisiche sono accettate a condizione che il loro stato sia riconosciuto da una amministrazione comunale, per esempio l’ecovolontario);
- Ogni azione deve essere registrata attraverso la compilazione di una scheda di adesione fornita dal Comitato Organizzatore italiano e ufficialmente validata;
- L’azione deve essere realizzata nel rispetto della legge e delle normative vigenti in Italia e ottenere tutte le autorizzazioni e assicurazioni necessarie al suo buon funzionamento;
- L’azione deve valorizzare e incoraggiare delle buone pratiche;
- L’azione deve essere condotta con spirito di apertura e cooperazione e non con una logica di conflitto/concorrenziale;
- L’azione non può essere associata a una fazione politica né a una confessione religiosa e non deve violare le regole della convivenza civile;
- L’azione non deve essere a scopo di lucro e la partecipazione deve essere libera e gratuita;
- L’azione validata non potrà in nessun caso essere associata a un prodotto;
- Il project developer si impegna a utilizzare il logo della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti unicamente nell’ambito della sua azione ; i diritti di utilizzo dei loghi sono limitati esclusivamente a questa sola azione che ha ricevuto la registrazione ufficiale;
- Il project developer si impegna a valutare la sua azione e il suo sviluppo (valutazione qualitativa/quantitativa) attraverso gli indicatori che avrà riportato sulla scheda di adesione
(ad esempio: numero dei visitatori, quantità di rifiuti risparmiati...);
- Salvo diverse indicazioni sulla scheda di adesione, l’azione cui è stato assegnato il logo è automaticamente candidata alle selezioni dei Premi della Settimana Europea per la Riduzione
dei Rifiuti.
Natura delle azioni insignite del logo
Attualmente la gestione dei rifiuti in Europa è fortemente influenzata da una serie di regolamenti comunitari fondati su una gerarchia che dà priorità alla prevenzione dei rifiuti alla fonte («il miglior rifiuto è quello che non è stato prodotto»). In conformità con questa gerarchia, la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti pone l’accento sulla prevenzione della produzione dei rifiuti a monte della raccolta.
Per ricevere il logo, l’azione proposta deve rientrare in uno o più degli argomenti seguenti:
1. Troppi rifiuti: azioni che mirano a creare una coscienza condivisa sulla necessità e urgenza di ridurre la quantità di rifiuti prodotti, a porre l’accento sulla prevenzione dei rifiuti e sul suo impatto in termini ambientali, sociologici ed economici, in particolare per evitare la confusione tra l’azione di prevenzione e la raccolta differenziata.
2. Produzione eco-compatibile: azioni volte a diffondere la conoscenza di misure alla portata delle aziende e dell’industria che permettono di ridurre la quantità di rifiuti generati dalla loro attività economica, non solamente attraverso la riduzione dei rifiuti prodotti negli uffici, attraverso ad esempio la sensibilizzazione dei fornitori, ma anche integrando la prevenzione dei rifiuti all’interno dei criteri di ideazione dei prodotti e del ciclo di fabbricazione (eco-design).
3. Consumi attenti e responsabili: azioni di incentivo ai consumatori affinché riflettano sulle conseguenze che le proprie scelte di acquisto e consumo possono avere sull’ambiente: scegliere prodotti riutilizzabili, con poco o nessun imballaggio, aventi marchi ambientali; noleggiare piuttosto che acquistare; preferire l’acqua del rubinetto all’acqua imbottigliata; comprare all’ingrosso; pensare alla dematerializzazione...
4. Prolungare la vita dei prodotti: azioni che cercano di ricordare che i prodotti possono avere una seconda vita, che convincano a ritardare nel tempo l’acquisto di beni nuovi, ricorrendo invece alla loro riparazione e al loro reimpiego, incoraggiare a regalare i prodotti che non servono più.
5. Meno rifiuti gettati via: azioni che aspirano a diffondere semplici soluzioni per diminuire la quantità di rifiuti gettati nella pattumiera: attenzione alle date di scadenza, produzione domestica del compost, rifiuto della pubblicità in buca...
Tutte le azioni che non rientreranno nelle cinque tematiche proposte saranno rifiutate. Per portare alcuni esempi: le azioni basate esclusivamente sulla raccolta differenziata e sul riciclo,
sulle visite agli impianti per il riciclaggio o agli ecocentri, su animazioni territoriali sul tema «differenziare meglio»...saranno rifiutati.
La problematica globale della gestione dei rifiuti e dei suoi effetti potrà essere affrontata all’interno di un’azione, a condizione che si indichi chiaramente la priorità che la prevenzione ricopre all’interno della gerarchia di gestione dei rifiuti.