Peacelink: “Piombo nelle urine degli abitanti di Taranto”. Ecco lo studio
Peacelink ha reso noto per la prima volta in lingua italiana al convegno organizzato a Taranto da Arpa Puglia "Valutazione economica degli effetti sanitari dell’inquinamento atmosferico", i dati di un gruppo di studiosi americani e italiani. Sono 141 – spiega Alessandro Marescotti – i soggetti (67 uomini e 74 donne) che hanno riscontrato nelle urine la presenza del piombo. Lo studio e le diapositive
24 July, 2012
“Nelle urine dei tarantini è stata riscontrata la presenza del piombo, sostanza neurotossica e cancerogena”. Lo riferisce in una nota il presidente di Peacelink Taranto, Alessandro Marescotti, citando i dati del biomonitoraggio sui metalli pesanti nell’urina degli abitanti di Taranto presentati a Oxford in un convegno scientifico. I dati sono frutto di una ricerca condotta da un gruppo di studiosi americani e italiani di cui ha fatto parte – riferisce Marescotti nella nota – anche il dirigente di Arpa Puglia, Giorgio Assennato.
“Sono 141 – ha spiegato Marescotti – i soggetti analizzati (67 uomini e 74 donne). Il valore medio del piombo urinario riscontrato nelle analisi è stato di 10,8 microgrammi/litro, mentre i valori di riferimento sono fissati, per la popolazione non occupazionalmente esposta, in un intervallo che va da <0,5 a 3,5 microgrammi per litro (secondo la Società Italiana Valori di Riferimento)”.
L'indagine ha riscontrato anche per il cromo un valore medio che supera l’intervallo dei valori di riferimento. “E' la prima volta – osserva Marescotti, chiamato a relazionare in qualità di rappresentante dell’associazione ambientalista Altamarea – che questi dati vengono resi noti in lingua italiana e l’occasione è sta offerta dal Workshop 'Valutazione economica degli effetti sanitari dell’inquinamento atmosfericò, organizzato da Arpa Puglia”.
Cliccando qui si può leggere la relazione che Alessandro Marescotti ha presentato al convegno in rappresentanza del coordinamento di associazioni e cittadini di Taranto denominato Altamarea. Per questa relazione Marescotti ha ringraziato la dottoressa Annamaria Moschetti, pediatra e cittadina attiva che svolge un'opera preziosa di informazione e divulgazione sulla grave emergenza dell'inquinamento a Taranto