Londra guarda al centro (e pedala)
Il candidato conservatore che sfida Livingstone alle prossime elezioni vuole togliere il congestion charging. Ma il calo del commercio non è stato pesante, e sarebbe dovuto a cause economiche più generali. Il sindaco e i Verdi rilanciano la tassa d'accesso.E intanto le bici..
01 March, 2004
di Norma Parena Tempo di bilanci per Londra ed il suo modello di tassazione del traffico. Il sistema di congestion charging è entrato in vigore esattamente un anno fa, istituendo una tassa di 5 sterline per accedere con un veicolo a motore nell’intera area di Central London, dal lunedì al venerdì, dalle 7.00 alle 18.30. Cosa si può dire ad un anno di distanza? La risposta è in un report della Transport for London, che tratteggia la situazione attuale tenendo conto dell’impatto che si è avuto su traffico, trasporto pubblico, economia (vedi anche il numero di febbraio). Un primo dato è che approssimativamente ci sono 70.000 persone in meno al giorno che circolano nella zona tassata, indipendentemente dal mezzo di trasporto, se si confrontano i dati con la primavera del 2002, quando si stimava che fossero circa 1 milione e 600 mila persone che ogni giorno transitavano per le vie di Central London. In ogni caso, dal momento che l’85-90% di chi si sposta in questa zona lo fa con i mezzi pubblici, si l’impatto dovuto alla diminuzione delle auto private è piuttosto basso. Si stima che il sistema di tassazione del traffico sia in realtà responsabile per un 5-7% appena della più generale riduzione degli spostamenti in centro. Il Report di congestion charging dopo 1 anno Impatto economico Il “Footfall Index”, che misura il numero di persone che visitano il centro, indica in realtà già da tempo una diminuzione “fisiologica” delle presenze giornaliere di circa il 7% all’anno. Ciò che rivela il report è un impatto diversificato a seconda dei settori. Innanzitutto c’è ovviamente una diminuzione dei tempi di percorrenza per raggiungere il posto di lavoro o un luogo d’incontro. In generale, la riduzione delle perdite di tempo (anche per quanto riguarda le attese alle fermate degli autobus), la diminuzione dei consumi di carburante ed il miglioramento delle condizioni dell’aria costituiscono già di per sé un buon risultato sul piano economico. Ma i detrattori, a capo dei quali si schiera il candidato sindaco dei conservatori Steve Norris, ritengono che il provvedimento abbia un costo troppo alto per la città di Londra: uno dei punti fermi della campagna elettorale di Norris è appunto l’abolizione del pedaggio. A risentire maggiormente della charging zone sarebbe il settore dello svago e tempo libero, dove c’è stata una diminuzione nelle vendite del 2%, con picchi fino al 6% per giornalai e tabaccai. E’ da notare tuttavia che, in un sondaggio della London First, l’associazione delle aziende per la promozione di Londra, alla domanda sulle ragioni di questa diminuzione, gli esercenti hanno risposto che le cause principali sono da attribuirsi alla stagnazione dell’economia e del turismo in generale, dovuti anche alla situazione internazionale ed alla guerra in Iraq. Nel settore dei servizi solo uno su quindici degli intervistati ritiene che la tassazione sul traffico sia causa della crisi negli affari. Il futuro della Charging Zone in un sondaggio I risultati incoraggianti hanno spinto il sindaco Livingstone addirittura a proporre di estendere la Charging Zone anche a Kensington, Westminster e Chelsea. Il progetto non potrebbe comunque partire prima del 2006, sempre che il sindaco Livingstone venga riconfermato e che si trovino i fondi. Per il momento i cittadini possono esprimere il loro parere tramite un sondaggio, che è anche disponibile on-line sul sito della città. Con le scadenze elettorali agli sgoccioli, non è difficile intuire che la questione sarà uno dei nodi su cui si giocheranno la partita i due principali candidati. Diciamo due perché stavolta Livingstone rientra nei ranghi dei laburisti, o meglio, sono i laburisti ad appoggiarlo dopo che la volta scorsa si era imposto come indipendente di sinistra. Il principale sfidante di Livingstone è il conservatore Steve Norris che fa della abolizione della tassa d’accesso uno dei suoi principali cavalli di battaglia. Il Sito di Norris ... e la sua proposta: "Amnistierò le multe della tassa di accesso" In questa battaglia sul traffico londinese c’è chi è ancora più radicale di Livingstone: Darren Johnson, candidato verde alla carica di primo cittadino. La sua proposta è di espandere la congestion zone a tutta Londra, con zone e tariffe diversificate. “Il sistema di congestion charging ha raggiunto ottimi risultati, ed io sono da sempre stato fra i suoi sostenitori”, ha dichiarato. “Ora dobbiamo estendere questi benefici a tutta la collettività”. Vedremo presto che succederà. Il sito di Darren Johnson Biciclette: aumenta l'uso A Londra diminuisce il traffico, come ci mostrano gli ultimi dati. Ma se davvero ogni giorno ci sono migliaia di automobilisti in meno che circolano per Central London, si deve essere sviluppata qualche forma di mobilità alternativa. Un dato significativo è quello relativo all’uso delle biciclette. Il numero di persone che si spostano sulle due ruote è infatti aumentato del 30% in un solo anno (maggio 2002-maggio 2003). Merito sicuramente della charging zone, ma anche di una più specifica campagna della città di Londra. La London Cycling Campaign promuove attivamente l’uso della bicicletta in città, sin da prima dell’introduzione della tassa sul traffico. Servendosi anche di volontari, la campagna offre una serie di servizi a chi già utilizza la bicicletta, ma anche a chi non ha ancora iniziato a farlo, come corse “di prova”, percorsi guidati con accompagnatore, ed indicazione di strade “strategiche” per le aree più richieste del centro. E’ solo l’ultima di una serie di iniziative che ha fatto sì che l’uso della bicicletta in Central London sia cresciuto del 74% dal 1993 al 2002. Biciclette? +30% nella Congestion Charging Zone - dal Sito della London Cycling Campaign