Città inglesi a luci spente, botta e risposta sulla sicurezza
Se la città di Milton Keynes ha deciso di riaccendere i lampioni a causa di un aumento degli incidenti stradali, in altre zone del Regno Unito l'oscuramento delle strade dopo la mezzanotte ha permesso di ridurre sensibilmente i crimini. Nel dibattito si inserisce l'associazione CieloBuio: «I pali della luce sono pericolosi e causano molti sinistri»
27 July, 2012
Spegnere i lampioni stradali in alcune ore della notte migliora la sicurezza dei cittadini, oppure la peggiora? Dal Regno Unito ci arrivano gli echi di un dibattito sulle possibili conseguenze, in termini di sicurezza stradale e personale, della riduzione notturna dell'illuminazione pubblica. A Milton Keynes, città del Sud Est dell'Inghilterra, nella contea di Buckinghamshire, l'amministrazione ha rivisto la scelta di spegnere circa 2.700 dei 7.100 lampioni cittadini, che erano stati oscurati lo scorso settembre per ridurre la bolletta energetica della comunità. Il progetto prevedeva una ulteriore spending review energetica attraverso la modulazione del flusso luminoso di altri 3.300 punti luce, ma i recenti dati diffusi dalla Polizia locale hanno spinto l'amministrazione (che nel frattempo è cambiata, ndr) a fare marcia indietro. Nei tratti in cui i lampioni sono stati spenti, infatti, il numero di incidenti stradali sarebbe aumentato del 30%, per cui è stato deciso di ripristinare la situazione originaria. La riaccensione sarà avviata nelle prossime settimane, ma intanto non si placano le polemiche legate soprattutto ai costi che la comunità aveva sostenuto per l'acquisto dei regolatori di flusso luminoso e che ora dovrà affrontare per riportare la luce sulle strade.
La domanda principale, comunque, resta quella della sicurezza stradale. Eco dalle Città ha chiesto un parere a Fabio Falchi, presidente dell'associazione CieloBuio, che da anni si batte contro la sovra-illuminazione delle città e l'inquinamento luminoso. Secondo l'esperto, i dati di Milton Keynes non rappresentano quello che succede in tutte le località dove si è scelto di spegnere i lampioni. «Se si vanno a vedere le singole città, ce ne saranno alcune che vedono il numero di incidenti aumentare, altre diminuire – spiega - È una questione di variabilità statistica». Secondo Falchi, dunque, non è detto che “meno lampioni” equivalga a “più incidenti”. Anzi. I pali della luce, sostiene l'esperto di inquinamento luminoso, sarebbero molto più pericolosi della loro assenza. «Secondo un recente studio tedesco, ci sono stati 3.600 incidenti contro dei pali, con 59 morti – aggiunge - I pali della luce sono pericolosi e diminuiscono la sicurezza stradale».
Al di là della questione sulla sicurezza stradale, c'è poi quella legata al rischio personale e al presunto legame tra l'oscurità delle strade e l'incidenza dei crimini. L'argomentazione “più illuminazione uguale più sicurezza” è forse quella più usata dai detrattori dello spegnimento e della dimmerazione notturna, eppure, sempre dalla Gran Bretagna, arrivano dati che sembrano smentire questo assunto. In alcune aree a nord di Bristol, ad esempio, lo spegnimento dei punti luce tra la mezzanotte e le cinque del mattino ha determinato una riduzione dei reati, come è stato certificato dalla stessa Polizia locale. Nel villaggio di Frampton Cotterell il tasso di criminalità è sceso addirittura del 50% in un anno, a Thornbury del 28 e a Bradley Stoke del 17%. I ladri, evidentemente, hanno bisogno di luce per compiere le loro malefatte, tanto che il Consiglio distrettuale del South Gloucestershire (l'area in questione, ndr) conta di andare avanti nel progetto di oscuramento, arrivando a risparmiare fino a 250.000 sterline all'anno sulla bolletta energetica. Un fenomeno simile, del resto, si era già verificato nella contea dell'Hertfordshire, dove le strade restano al buio fino alle 6. Anche lì il commissario aveva rassicurato i cittadini: lo spegnimento del 70% dei lampioni non ha comportato alcun aumento dei fenomeni criminali.
A questo si aggiungono infine i dati, provenienti questa volta dagli Stati Uniti, relativi agli effetti che l'illuminazione artificiale potrebbe avere sulla salute umana. Oltre ad essere una possibile causa di depressione, secondo studi recenti l'esposizione continua alla luce dei lampioni nelle ore notturne potrebbe causare l'alterazione dei ritmi circadiani e finanche l'insorgenza di alcune forme tumorali. Il dibattito su illuminazione pubblica e sicurezza, dunque, presenta molti aspetti e per ora resta aperto.