Architettura per il risparmio energetico
Dal 22 al 24 aprile apre nell'eco-padiglione in piazza Annigoni di Sant'Ambrogio, a Firenze, APRE, mostra-evento sull' eco-architettura. Poche aziende selezionate presentano in anteprima novità assolute nel settore.
21 April, 2009
Al via il 22 aprile APRE, con l'anteprima nazionale della stufa a doppia fiamma, per scaldare di più e in modo intelligente la casa risparmiando legna, il depuratore che rivitalizza l'acqua del rubinetto pensato anche per la scuola, la valigia del risparmio energetico E-Check, il cocciopesto, i blocchi in calce naturale per costruire, gli isolanti naturali, le guide di luce solari che catturano la luce naturale sul tetto e la guidano all'interno delle nostre abitazioni, sono alcuni esempi di quello che quest'anno APRE propone ad ingresso libero.
Uno sviluppo sostenibile è attento alle capacità di carico di ogni ecosistema cioè alla capacità di mantenere se stesso in equilibrio nel tempo. I cambiamenti climatici hanno accelerato un processo già in atto e le novità legislative sono nella giusta direzione per trasformare il nostro paese in una nazione al passo con l'Europa.
Il settore dell'edilizia è ancora poco attento al territorio e fa fatica a riconvertire il processo produttivo tradizionale in un edilizia eco-compatibile di "qualita". Sono state emanate e sono in continua evoluzione una serie di normative nazionali, in ottemperanza a direttive europee, volte ad indirizzare l'edilizia e la gestione del territorio verso comportamenti virtuosi ed ecologicamente orientati. Si è più attenti al nord Italia e al centro rispetto al sud. Le differenze climatiche tra le tre macro regioni sono molto evidenti. Dopo 100 anni il petrolio, risorsa in esaurimento, siamo ormai obbligati alla ricerca di fonti energetiche alternative. Alcuni Enti pubblici italiani hanno redatto linee guida e regolamenti edilizi senza un coordinamento centrale per studiare le formule migliori applicabili su vasta scala. Un edilizia eco-compatibile, attenta al clima dei luoghi, rispettosa della storia e della tradizione di ogni territorio può essere sintetizzata in pochi punti essenziali.
• recuperare modi di costruire "sostenibili" utilizzando materiali naturali, biocompatibili, e autoctoni per la tutela del paesaggio e dell' identità dei luoghi. Tale norma vale per ogni tipologia di edificio, sia esistente che di nuova edificazione, anche in zone vincolate.
• la tecnologia deve risultare di ausilio ad una corretta progettazione bioclimatica e molti nuovi interventi dovrebbero risultare come prodotto di concorsi seri, commissioni super-partes, composte di critici d'arte, sovrintendenti alle belle arti, architetti attenti all'estetica, all'armonia delle forme, e alla qualità ambientale dell' intervento.
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