Metano vs diesel: lotta impari?
Gli assessori delle città tornano alla carica per agevolare il metano da autotrazione. In ritardo gli incentivi del ministero, mentre continua la travolgente ascesa dei consumi del più inquinante gasolio
01 March, 2004
Grande impegno degli assessori all'ambiente e/o al traffico , coordinati su questo tema dall'assessore all'ambiente di Torino, per ottenere il rifinanziamento e l'effettiva implementazione del "Progetto Metano", per sviluppare davvero l'uso di questo combustibile meno inquinante. Il Progetto Metano prevede soprattutto di incentivare l'apertura di nuovi distributori e di incentivare l'acquisto di veicoli a metano commerciali, aziendali e di taxi. Finora sono stati stanziati solo 15 milioni di euro dal 2002 ma si attendono la destinazione e lo stanziamento di altri ben 150 milioni di euro, a partire dai 50 milioni del 2003 che attendono ancora di essere recuperati. Da tempo sono rimasti a secco invece i finanziamenti per incentivare, attraverso l'accordo che ha come capofila Parma, le riconversioni a metano di vecchie auto a benzina immatricolate tra il 1988 e il 1995. Attualmente c'è uno sconto tra i 1500 e i 6500 euro per chi acquista veicoli commerciali a metano e 2500 per le vetture (aziendali), finanziati con residui fondi 2002 che si stanno esaurendo. Ci sono poi altre inziative locali, come quella della Regione Piemonte di esonerare dal bollo i veicoli a metano. Tutto ciò ha prodotto qualche risultato: soprattutto 77 nuovi impianti a metano aperti negli ultimi due anni. Ma complessivamente, protesta il Presidente di FederMetano Paolo Vettori, stiamo solo resistendo invece di andare avanti. Addirittura le vendite di auto a metano che erano state 15 mila nel 2001 si sono ridotte a 5 mila nel 2003. E sono leggermente calati anche i consumi. La tendenza si invertirà con il pieno dispiegarsi degli incentivi, dicono gli assessori più ottimisti. Per la Federmetano invece occorre assolutamente disincentivare il gasolio, altrimenti non si avanzerà mai. Pubblichiamo il testo della lettera in questo senso ai senatori.