Taranto: il sindaco e l'idea di spostare Tamburi. Come Fondaco Nuovo
L'idea di Ippazio Stefàno. Spostare nelle case della Marina alcuni dei cittadini di Tamburi, il quartiere vicino all'Ilva. Il precedente siciliano - da Virgilio Go Green del 20.08.2012
21 August, 2012
L’idea è suggestiva ed ha conquistato spazio sui quotidiani locali e nazionali. Arriva dal sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno. Comunque andrà a finire, la vicenda dell’Ilva suppone un lungo periodo di transizione, di gestione ordinaria di una straordinaria emergenza, che sarebbe bene cominciare a prefigurare per poterla gestire nella maniera migliore. Gli obiettivi di riqualificazione ambientale vanno raggiunti nel più breve tempo possibile, ma intanto non sarebbe sbagliato trasferire altrove gli abitanti più esposti all’inquinamento tra quelli di Tamburi, il quartiere più vicino all’acciaieria che non si vuole chiudere.
Un precedente interessante, da questo punto di vista, è quello di Marina di Melilli e del borgo di Fondaco Nuovo, spiaggia e abitato situati nel cuore del polo chimico di Siracusa. Nel 1979, previo indennizzo, tra qualche protesta e non poche resistenze, alla fine gli abitanti lasciarono le case che vennero integralmente abbattute. Si trattava, in quel caso, di un migliaio di abitanti. Stavolta la situazione riguarda i 15mila e passa che vivono a Tamburi, in primis quelli che abitano nelle cosiddette case parcheggio. Possibile sistemare e accontentare tutti? Il sindaco Stefàno, la sua proposta l’ha già comunicata al premier Mario Monti e ora l’ha resa definitivamente pubblica. Vorrebbe che fossero destinate agli abitanti di Tamburi le strutture abitative e i terreni demaniali dell’ampia zona della città occupata dagli insediamenti della Marina Militare.
Si tratterebbe di ristrutturare palazzine e alloggi abbandonati che prima erano occupati dai familiari dei militari. Stefàno suggerisce che lo Stato avrebbe il dovere morale d’intervenire in questa maniera. Perché prima dell’Ilva per decenni c’è stata l’Italsider, società pubblica, a inquinare e avvelenare il territorio, perché una quota rilevante dei danni all’ambiente deriva dalle attività dell'Arsenale della Marina. «Se il Governo accogliesse la mia proposta ci vorrebbe poco per regalare una casa dignitosa a questa gente». Stefàno non pensa di svuotare definitivamente Tamburi, che secondo lui «deve diventare vivibile».