Verona, il trasporto pubblico torna a pieno regime
Da mercoledì 12 settembre, primo giorno di scuola per migliaia di studenti, riprende l’operatività della rete tradizionale ATV, con 21 linee feriali, 9 festive e 9 serali, con i percorsi consueti e le relative numerazioni. Rispetto al taglio estivo dell'11 giugno, la percorrenza mensile in città raddoppia, arrivando a 500mila chilometri
13 September, 2012
Dopo un’estate all’ ”asciutto” sul fronte del trasporto pubblico, con un limitatissimo numero di corse dovuto all’applicazione dell’orario serale durante tutta la giornata, a Verona tornano linee e orari dei bus a pieno regime. Da mercoledì 12 settembre, primo giorno di scuola per migliaia di studenti, riprende infatti l’operatività della rete tradizionale ATV, con 21 linee feriali, 9 festive e 9 serali, con i percorsi consueti e le relative numerazioni. Rispetto al taglio estivo dell'11 giugno, la percorrenza mensile in città raddoppia, arrivando a 500mila chilometri. Anche l'extraurbano, assicura ATV, non presenta cambiamenti di rilievo rispetto all'inverno scorso. Dai 700mila chilometri mensili dell'estate si passa a un milione. Sono 150mila le persone che usano quotidianamente l'autobus, prendendolo in media tre volte al giorno. A questi, si mescolano 45mila abbonati annuali. Ripartono con regolarità anche i servizi speciali scolastici. “Abbiamo mantenuto la promessa fatta lo scorso giugno - spiega l’assessore comunale alla Mobilità Enrico Corsi - quando abbiamo chiesto ai cittadini qualche sacrificio durante l’estate, ma con l’obiettivo di realizzare i risparmi necessari a sostenere un servizio invernale pienamente operativo.”
In un periodo dove altre città come ad esempio Torino, oppure Mestre, tanto per restare in Veneto, riducono notevolmente il trasporto pubblico, quella che Corsi descrive come una precisa strategia dell’amministrazione sembra aver pagato dunque; riuscendo a passare - quasi - indenne attraverso un’estate rovente per via delle vibranti proteste messe in atto dagli utenti e dalle associazioni dei consumatori per la scarsità delle corse e dai dipendenti di Atv a causa dell'introduzione del contratto unico, con cui si allungano i turni di lavoro. L’unica nota stonata sembra essere quella relativa all’aumento delle tariffe per le linee extraurbane, previsto per gennaio 2013, i cui abbonamenti subiranno un rincaro del 7,5 per cento: “Purtroppo siamo costretti a procedere perché con i tagli dell’anno scorso abbiamo dovuto ricalibrare tutto - spiega l’assessore provinciale ai Trasporti Gualtiero Mazzi -. Mi auguro, comunque, che venga ristabilito presto un trend positivo. Ricordo che fino ad oggi la tariffa veronese era la più bassa del Veneto. Con questo adeguamento, ci allineiamo alle altre realtà, che hanno fatto scattare gli aumenti ben prima di noi”. In tal senso, prosegue più accesa di prima la battaglia per una più equa e moderna ripartizione dei fondi regionali nel trasporto pubblico locale. E’ inutile ricordare che la nostra provincia è deficitaria di un “piano della mobilità provinciale”. La discussione dello stesso deve essere avviata quanto prima iniziando a razionalizzazione i costi ed affrontare con coraggio le criticità del trasporto pubblico locale.
Fra le novità della stagione, spicca la rivoluzione dei terminal davanti alla stazione e l'avanzamento del cantiere di piazzale XXV Aprile. È stata eliminata la possibilità di sosta in tutta l'area della stazione e dal 12 settembre a presidiare la zona e l'osservanza dei divieti, marchio di fabbrica dell’amministrazione Tosi, ci saranno un commissario e dagli 8 ai 10 agenti di polizia municipale. Nei dintorni del terminal, a dare informazioni e orientare utenti e cittadini ci sarà anche personale Atv preposto a questo compito.