L'incertezza sul futuro dei rifiuti di Parma
Il futuro sulla destino dei rifiuti a Parma si fa sempre più incerto. Il Comune di Parma mette in discussione la data di scadenza dell'affidamento del servizio rifiuti ad Iren. Reggio Emilia e Piacenza si dichiarono indisponibili a ricevere rifiuti. E sullo sfondo rimangono gli interrogativi sul futuro dell'inceneritore in costruzione
14 September, 2012
Non dicembre 2014 bensì il 3 ottobre prossimo. In una recente incontro con i giornalisti l'assessore comunale all'Ambiente, Gabriele Folli, ha annunciato importanti novità riguardanti la convenzione sui rifiuti solidi urbani sottoscritta nel 2004 tra l’Ato e Amps (oggi Iren). Secondo l'assessore Folli, supportato da Paolo Rabitti (consulente nominato dal Comune per approfondire le questioni legate al ciclo dei rifiuti a Parma), la convenzione decennale stipulata nel 2004 non scadrebbe a dicembre del 2014 ma il prossimo 3 ottobre 2012 in virtù della legge regionale (n.25 del 1999) che interverrebbe sulle date di decorrenza della convenzione. Gabriele Folli ha aggiunto di aver inviato una lettera ad Atersir (l’agenzia territoriale dell’Emilia Romagna) chiedendo come intende procedere in relazione alla nuova gara di affidamento del servizio di gestione, e di smaltimento, dei rifiuti.
“Ci tengo a ricordare – ha sottolineato l'assessore - che la legge, fino a ieri, prevedeva un servizio diretto di Iren sui rifiuti del territorio provinciale, ma alla scadenza della convenzione, tuttavia, la gestione degli stessi andrà a gara (con evidenza pubblica). Situazione, questa, che si realizzerebbe quanto prima qualora venisse confermata la notizia pervenutaci dal consulente Rabitti”.
I trasferimenti fuori provincia: indisponibilità di Reggio Emilia e Piacenza
L'assessore Folli ha fatto sapere inoltre che Reggio Emilia non accetta più i rifiuti provenienti da Parma avendo deciso di spegnere l'inceneritore. “Dobbiamo dunque parlare con la Regione per valutare quali possibilità di cessione in regione” ha affermato Folli. Il Comune di Parma chiederà infatti un incontro per valutare le possibilità di smaltimento dei rifiuti sul territorio regionale, dopo l’indisponibilità dichiarata da Reggio Emilia a cui si è aggiunta Piacenza.
"Il Comune di Piacenza non è disponibile a intervenire per porre rimedio a una situazione creata dall'amministrazione Comunale di Parma, alla quale spetta il compito di risolvere il problema rifiuti". Ha dichiarato infatti il sindaco piacentino Paolo Dosi. "Le amministrazioni comunali, quando s'insediano, sono responsabili anche di ciò che e' stato fatto da quelle precedenti e ogni territorio deve essere autonomo nella gestione dello smaltimento" ha rimarcato Dosi, precisando che "se si decide di dismettere un impianto quasi ultimato, occorre prevedere anche le modalità per sostenere gli oneri conseguenti, senza coinvolgere gli altri soci pubblici dell'azienda".
Oneri urbanizzazione inceneritore: «Non sono mai stati versati da Iren»
L'assessore all'Ambiente di Parma è intervenuto anche sugli oneri di urbanizzazione per l’inceneritore (una delle questioni riguardanti le azioni della magistratura nei confronti di Iren e del cantiere di Ugozzolo): “Riguardo alla richiesta di sequestro preventivo del cantiere di Ugozzolo, formulata dalla procura di Parma a seguito dell’accusa di abuso edilizio, confermo che sui tavoli del Comune non sono mai arrivate richieste per il permesso di costruire. Pertanto gli oneri di urbanizzazione conseguenti, che ammontano a 420 mila euro, non sono mai stati versati da Iren”.
L'intervento dell'assessore regionale Freda
Sulla questione Parma è intervenuto anche l’assessore regionale all’Ambiente Sabrina Freda che nel frattempo ha avviato il confronto sul nuovo Piano regionale per la gestione dei rifiuti che prenderà il posto degli attuali Piani provinciali. "Se per riconversione dell'impianto il sindaco intende una prospettiva di progressivo spegnimento di tutti gli inceneritori non sono solo io che dico che va bene: lo dice l'Europa" ha dichiarato l'assessore regionale.
"Io non ho ancora capito cosa vuole fare il sindaco di Parma – ha però continuato l'assessore - Non ho capito come intende gestire i rifiuti nel quotidiano, in attesa che l'impianto sia completato. Se pensa che li debbano prendere gli altri, non va bene".
La risposta del Comune di Parma
"Registriamo con piacere le dichiarazioni dell'assessore Freda rilasciate a margine di un incontro sul Piano Regionale di Gestione Rifiuti e comunichiamo che stiamo procedendo per dare il contributo della città di Parma per la minimizzazione del rifiuto residuo” è stato il commento del sindaco Federico Pizzarotti e dell'assessore Folli.
“A fine anno parte il primo lotto di raccolta porta a porta puntuale su tutte le frazioni recuperabili e sull'indifferenziato nel centro storico di Parma con la contestuale rimozione dei cassonetti stradali, la settimana prossima riceveremo le risultanze dello studio commissionato a Conai per l'estensione del porta a porta con l'obiettivo della tariffazione puntuale su tutta la città a partire dal 2013 e, sempre entro il mese di settembre, lanceremo una manifestazione di interesse volta a raccogliere adesioni da parte di imprese private per la progettazione, costruzione e gestione di un impianto di Trattemento Meccanico Biologico dedicato alle esigenze del nostro territorio. Siamo ovviamente – concludono Pizzarotti e Folli - più che disponibili ad incontrare l'Assessore regionale all'Ambiente per illustrarle i nostri progetti”.