Bilancio CONAI 2008
L’Italia raggiunge e supera di 8 punti percentuali gli obiettivi di legge sul recupero e riciclo nonostante la contrazione del 2,8% degli imballaggi immessi sul mercato
28 April, 2009
E’ uno scenario a due facce quello che viene presentato da CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, con il bilancio 2008. Se, da un lato, i risultati di recupero complessivo di acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro sono positivi e raggiungono il 68,4% dell’immesso al consumo - superando di 8 punti percentuali l’obiettivo di legge - dall’altro si conferma una situazione negativa per il mercato dei materiali ottenuti dal riciclo.
La quantità di materiali riciclati è cresciuta nonostante la contrazione dei consumi, che ha portato ad un calo di imballaggi immessi sul mercato del 2,8%. Sono state riciclate 7.224.000 tonnellate di rifiuti di imballaggio (59,3%) su un totale di 12.189.000 tonnellate immesse al consumo. Particolarmente significativi i risultati di riciclo della filiera della carta, che registra il 75,3% del totale immesso al consumo, con una crescita sull’anno precedente del 4,8%; della filiera dell’acciaio che si attesta al 68,9% di riciclo e della filiera
del legno che, nonostante le difficoltà dei settori di utilizzo del materiale di riciclo, conferma il livello del 52,5%, rispetto al 35% richiesto dalla legge.
L’attività del sistema consortile ha permesso, in oltre dieci anni, di invertire drasticamente il rapporto tra quantità avviate a recupero e quantità smaltite in discarica. Queste ultime, che nel 1998 rappresentavano quasi il 70% del totale, nel 2008 sono scese al 31%. Al contrario, i quantitativi avviati a recupero sono passati dal 30% nel 1998 al 69% nel 2008.
Al di là del quadro positivo dei risultati, si profilano nuove sfide nell’immediato futuro per far fronte alle difficoltà provocate dalla crisi del mercato delle materie prime seconde. A
fine anno, infatti, il sistema consortile ha dovuto rivedere al rialzo i Contributi Ambientali degli imballaggi di legno e plastica. Una decisione motivata dai costi generati dall’incremento delle quantità di imballaggi da avviare a riciclo, verificatosi soprattutto negli ultimi due anni, e dal crollo dei listini delle materie prime seconde, che hanno portato
i Consorzi Rilegno e Corepla in una situazione di difficoltà. In particolare la situazione della filiera della plastica, il cui peggioramento è stato tanto ampio quanto repentino, ha costretto il Consiglio CONAI ad un doppio intervento sul Contributo Ambientale, aumentato dapprima a 105 euro/ton a partire dal 1° gennaio 2009 e, successivamente, a seguito dell’acuirsi della crisi, a 195 euro/ton con decorrenza dal 1° luglio 2009.
“Quello che viviamo è un contesto in rapido cambiamento, dominato dalla crisi generale dell’economia, che sta riducendo i consumi e quindi anche i rifiuti ma che provoca al tempo stesso una difficoltà di collocazione dei materiali da riciclo sul mercato. – dichiara Piero Perron, Presidente CONAI – Occorre trovare soluzioni tempestive ed adeguate per dare nuovo impulso all’economia del riciclo: se da un lato, infatti, gli aumenti del Contributo possono permettere di continuare nell’attività di riciclo e recupero, dall’altro è necessario migliorare e rivedere il sistema di gestione della raccolta differenziata dei rifiuti per evitare gli sprechi di materiale nella fase di selezione e l’ulteriore crescita dei costi di
separazione e di trasporto, dovuti alla scadente qualità della raccolta e alla carenza di impianti di riciclo in alcune zone del Paese. All’interno di questo scenario, il Consorzio conferma il proprio ruolo di garante del riciclo e rilancia gli elementi fondamentali del processo del recupero che hanno dimostrato di funzionare – raccolta differenziata finalizzata al riciclo e recupero dei materiali - per puntare a fare di più e con migliore
qualità.”
Tra gli strumenti che potranno sostenere il settore, c’è l’Accordo quadro sulla raccolta differenziata urbana, rinnovato con l’ANCI a fine 2008, che nel quinquennio 2009-2013 garantirà ai Comuni il ritiro dei rifiuti di imballaggio raccolti a livello urbano. Gli enti locali convenzionati con il sistema consortile potranno, quindi, contare sui corrispettivi CONAI,
che ritirerà e pagherà i corrispettivi pattuiti, anche oltre gli obiettivi di legge. Il nuovo Accordo costituisce in questo senso una sorta di “paracadute” per le amministrazioni che in questo momento faticano a collocare i materiali sul mercato del riciclo. Dopo avere innescato un processo virtuoso che ha portato all’aumento della raccolta degli imballaggi -
testimoniato anche dalla crescita del 7% avvenuta nell’ultimo anno - l’obiettivo è adesso puntare alla qualità e alla crescita dei risultati in tutte le aree del Paese, a partire da quelle
del Sud, che scontano ancora un ritardo, per le quali sono previsti incentivi ed interventi ad hoc, tra i quali un forte supporto alle campagne di comunicazione e sensibilizzazione
dei cittadini.