Smog in Emilia Romagna: nel 2011 è tornato a salire
Se negli ultimi dieci anni l'Emilia Romagna aveva registrato un lento calo dei valori medi di concentrazione annua del Pm10, con una riduzione 2001-2010 intorno al 25%, il 2011 ha interrotto la serie, con un aumento dei valori sia per le stazioni da traffico, che per quelle di fondo. Fuori dai limiti medie annuali e sforamenti massimi consentiti
20 September, 2012
Qualità dell'Aria, l'Arpa Emilia Romagna presenta il Rapporto 2012: "Nella nostra regione, analogamente a quanto succede in tutto il bacino padano, rimangono situazioni problematiche su scala regionale per quanto riguarda il pm10 e l'ozono, mentre sono più localizzati in prossimità dei grandi centri urbani i casi di superamento del valore limite annuale per il biossido di azoto, in particolare nelle stazioni da traffico".
Fuori pericolo invece gli inquinanti primari, ossia il monossido di carbonio e il biossido di zolfo, che rientrano perfettamente nei limiti delle normative. Buone notizie anche per alcuni degli inquinanti che negli ultimi anni avevano manifestato criticità, come i metalli pesanti, gli idrocarburi policiclici aromatici ed il benzene, che per l'Arpa sono al momento sotto controllo.
Pm10: storicamente in calo, ma è tornato a crescere tra 2010 e 2011
Se da un lato la serie storica 2001-2011 mostra un complessivo miglioramento, l'ultimo anno ha però visto crescere i valori del Pm10 rispetto al 2010. "Il lento calo dei valori medi di concentrazione annua rilevati - si legge nel rapporto - che nel 2010 vedeva tutte le stazioni di misura sotto il limite previsto di 40 μg/m3, con una riduzione negli ultimi 10 anni intorno al 25%, pare interrompersi con un aumento dei valori nel 2011 sia per le stazioni da traffico, che per quelle di fondo".Per l'assessore regionale all'Ambiente Sabrina Freda, che ha presentato il rapporto a Bologna, si tratta di oscillazioni dovute al meteo: "Negli ultimi dieci anni la concentrazione media annua regionale di pm10 si è ridotta complessivamente del 25%. Dai valori emerge, tuttavia, un'oscillazione da un anno all'altro dovuta principalmente a fattori di natura meteorologica. In questo quadro il 2011 è risultato un anno con valori in aumento rispetto agli anni precedenti a causa dell'andamento meteo climatico sfavorevole: il numero di giorni favorevoli alla formazione di particolato atmosferico (basso indice di ventilazione e assenza di precipitazioni) è stato il più elevato degli ultimi 11 anni, salendo al 40% rispetto al 30% circa del 2009 e 2010".
I dati di qualità dell'aria ci dicono che siamo sulla giusta strada - ha concluso l'assessore - ma che dobbiamo rafforzare gli sforzi. La strategia deve essere quella dell'integrazione in quanto tutti i settori devono contribuire alla riduzione delle emissioni in atmosfera. Ognuno deve fare la propria parte. Non solo i cittadini, chiamati a contribuire attraverso i blocchi del traffico e le altre misure previste nel nuovo accordo triennale che partira' il 1 ottobre prossimo, ma anche, ad esempio, il settore produttivo".
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