Taranto, qualità dell’aria. Nicastro: "Benzo(a)pirene migliora, sforamenti per le polveri sottili"
L'assessore alla Qualità dell'Ambiente commenta i dati degli ultimi mesi delle centraline dell'Arpa Puglia. "Il Benzo(a)pirene passa da 2,76 ng/m3 di gennaio a 0,67 ng/m3 di luglio con picchi che vanno sotto 0,20 ng/m3 nei mesi di aprile e giugno. Per le polveri sottili in zona Tamburi superato in 34 casi il valore limite giornaliero di 50 ng/m3
26 September, 2012
Il benzo(a)pirene (l'idrocarburo policiclico aromatico della classe dei benzopireni, che secondo lo IARC, l'organismo europeo che detta le linee guida sulla classificazione del rischio relativo ai tumori di agenti chimici e fisici, è una delle sostanze con il più alto rischio cancerogeno per l'uomo, categoria 1) e il PM10 (il materiale presente nell'atmosfera in forma di particelle microscopiche, il cui diametro aerodinamico è uguale o inferiore a 10 µm, ovvero 10 micrometri), sono stati oggetto del tavolo tecnico del 26 settembre 2012 formato dai tecnici dell'assessorato, di Arpa Puglia, di Asl territoriali ed enti locali interessati. Il monitoraggio effettuato dalle centraline Machiavelli, Adige e Talsano gestite da Arpa Puglia hanno fotografato la situazione della qualità dell'aria di Taranto degli ultimi mesi.
“Il B(a)P nei rilevamenti passa - ha commentato i dati, trasmessi da Arpa Puglia, sui rilevamenti di inquinanti a Taranto l'Assessore alla Qualità dell’Ambiente Lorenzo Nicastro - nella zona più critica dei Tamburi, da 2,76 ng/m3 di gennaio a 0,67 ng/m3 di luglio con picchi che vanno sotto 0,20 ng/m3 nei mesi di aprile e giugno. Il dato medio è inferiore a quello dello scorso anno nello stesso periodo è potrebbe ulteriormente ridursi in funzione dei valori rilevati nei mesi caldi”.
“Rimane, purtroppo, il tema delle polveri sottili – ha commentato Nicastro – che sempre in zona Tamburi hanno superato in 34 casi il valore limite giornaliero di 50 ng/m3. Questo conferma la necessità e l'urgenza di dar seguito alle prescrizioni del Piano contenente le prime misure per il risanamento della qualità dell'aria nel quartiere Tamburi di Taranto, secondo le disposizioni del D.lgs 155/2010. Piano sul quale enti locali e buona parte delle aziende della provincia ionica che esercitano in virtù di una Autorizzazione Integrata Ambientale stanno lavorando in sinergia”.
“L'attenzione sul tema qualità dell'aria per quello che ci riguarda è costante – ha concluso Nicastro – come pure l'attività di confronto con gli attori del territorio. E' evidente, tuttavia, che uno dei più grossi attori industriali, in questo momento, è immobile. Ritengo che, ancora una volta, Ilva rischi di perdere una occasione per mostrare a tutte le istituzioni ma soprattutto ai tarantini che vuol ristabilire un rapporto di fiducia con loro, che vuol dar vita ad un nuovo corso in cui i 'non si può fare' possano cedere il passo agli impegni concreti fissati con tempistiche e investimenti certi. Riteniamo tutto ciò sempre possibile ed aspettiamo segnali, continuando tuttavia a fare tutto quello che è in nostro potere per tutelare salute e ambiente”.