Fotovoltaico: nel 2030 coprirà un quarto dei consumi elettrici d'Europa
Secondo uno studio della European photovoltaic industry association, con adeguate politiche di sostegno si potrebbe arrivare, nel 2030, a soddisfare il 25% della domanda elettrica europea nel settore residenziale
08 October, 2012
Nel 2030, il 25% dell'elettricità necessaria alle famiglie europee sarà prodotta dal fotovoltaico. A sostenerlo è l'ultimo studio pubblicato dall'Epia (European photovoltaic industry association), intitolato “Connecting the sun: solar photovoltaics on the road to large scale grid integration” (vedi allegato).
Nel documento, che sarà presentato ufficialmente a Bruxelles il prossimo 17 ottobre, l'Epia prevede diversi scenari, a seconda delle politiche che saranno adottate nei prossimi anni. Nella previsione meno ottimistica, il fotovoltaico potrà arrivare a fornire, su scala europea, l'8% di elettricità nel 2020 e il 15% nel 2030, ma se i governi lavoreranno in favore dell'energia solare, queste percentuali potranno salire rispettivamente al 12 e al 25%.
Prospettive, spiega l'associazione, rese possibili soprattutto dalla progressiva riduzione dei costi per l'installazione degli impianti. I costi dei pannelli, si legge ad esempio nello studio Epia, sono scesi dai 20.000 euro per 3 Kilowatt di 10 anni fa ai 6.000 di adesso. Un processo, quello del calo dei prezzi, che dovrebbe continuare nei prossimi anni. Se al momento, nel segmento residenziale, ogni watt fotovoltaico installato costa 2,31 euro, tra 10 anni il costo potrebbe scendere a 1,30 euro.
A sostegno della tesi sulle prospettive di crescita dell'energia solare, l'Associazione dell'industria fotovoltaica europea cita anche il caso italiano, in cui il settore, grazie alla politica di incentivi degli anni scorsi, ha ottenuto una crescita molto significativa. «In Italia – si legge nel documento - il fotovoltaico copre già il 5% della domanda di energia elettrica e oltre il 10% della domanda di picco».