Nodo Ferroviario di Bari. Regione Puglia: "Raggiunto traguardo storico"
Liberare Bari dai binari e da 7 passaggi a livello che rappresentano una quotidiana fonte di rischio. Con l’approvazione del progetto del nodo ferroviario di Bari al Cipe (391 milioni da spendere in un anno e mezzo) si potrà redigere il progetto definitivo e andare in gara con i lavori per sviluppare la parte meridionale ferroviaria
11 October, 2012
“Oggi abbiamo raggiunto un traguardo storico. Con l’approvazione del progetto del nodo ferroviario di Bari al Cipe si chiude un capitolo importante aperto una ventina d’anni fa. La parte meridionale trova finalmente certezza di risorse, 391 milioni, e certezza di tempi. Entro un anno e mezzo si potrà sviluppare il progetto definitivo e andare in gara con i lavori”. L'assessore alle infrastrutture e mobilità della Regione Puglia, Guglielmo Minervini, esprime così la sua soddisfazione per l'esito della riunione preparatoria al Cipe alla quale ha partecipato questo pomeriggio.
Il progetto prevede la realizzazione di una variante della linea ferroviaria in uscita dalla stazione di Bari Centrale in direzione sud. Il nuovo tracciato si affianca a quello delle Ferrovie Sud Est per porsi agli estremi del territorio comunale con ritorno sulla linea esistente in prossimità della stazione di Bari Torre a Mare.
“Questo nuovo ramo ferroviario – spiega Minervini - il cosiddetto collo d'oca, che si sviluppa ai margini sud dell’area urbana e in zone prevalentemente agricole, permetterà di dismettere l’attuale tracciato ferroviario costiero di Japigia e liberare Bari dai binari”. Lungo il tracciato è prevista la soppressione di due passaggi a livello e la creazione di una stazione e due fermate: la fermata “Campus”, la Stazione Executive, la fermata Triggiano. “Abbiamo messo in sicurezza il tratto sud – continua Minervini - a partire da oggi siamo chiamati a ridiscutere e riverificare la parte settentrionale che è altrettanto delicata, ma priva di copertura finanziaria. Il problema esiste, ci sono 7 passaggi a livello che rappresentano una quotidiana fonte di rischio.
La soluzione progettuale prospettata prevede l’interramento di oltre 6 km di binari, la realizzazione di tre gallerie e due stazioni sotterranee. Il tutto realizzabile solo con l’abbattimento di numerose palazzine e con notevoli problemi di rilevanza sociale e urbanistica. Nei prossimi giorni abbiamo in programma un incontro congiunto con il Comune di Bari e Rfi. La nostra proposta è quella di organizzare una risposta su due livelli. Il primo a medio lungo termine per verificare se l’ipotesi progettuale è ancora valida, la seconda nel breve per aggredire e risolvere con interventi di tipo puntuale, ad esempio scavalcamenti pedonali e automobilistici, il bisogno di sicurezza e vivibilità dei cittadini”.