Emissioni Ilva ed aria di Taranto. Il punto sulle analisi
Prevista per il 12 ottobre, salta la presentazione della seconda parte dello studio Sentieri del Ministero della Salute sull'impatto sanitario a Taranto. I dati comunque sono stati già pubblicati in un supplemento della rivista Epidemiologia e Prevenzione nel dicembre 2011. Il commento scientifico di Arpa Puglia sullo studio “Sentieri”
12 October, 2012
Dopo la presentazione dello Studio Sentieri del 18 settembre (mortalità per 63 gruppi di cause del periodo 1995-2002 nelle popolazioni residenti in 44 SIN, Siti di Interesse Nazionale per le bonifiche tra cui quello di Taranto), il Ministero della Salute aveva rinviato al 12 ottobre la presentazione della seconda parte dei dati per gli anni 2003, 2006-2008. Presentazione annunciata alla stampa e mai avvenuta nè rinviata a data alcuna. Su tale mancanza il Ministero ha diffuso l'11 ottobre un breve comunicato stampa. "Il Ministero della Salute precisa che non è mai stata ipotizzata per il 12 ottobre alcuna visita a Taranto del Ministro, prof. Renato Balduzzi. Il Ministro ha ribadito in più occasioni che andrà a Taranto nel mese di ottobre, ma ad oggi non è stata ancora definita una data precisa".
Eppure la data del 12 ottobre era stata annunciata a Roma il 18 settembre scorso. Il ministro infatti aveva dichiarato a margine della presentazione del progetto Sentieri: «Il 12 ottobre saranno presentati i dati elaborati dall’Istituto superiore di sanità (Iss), relativi a monitoraggi ambientali, biologici ed epidemiologici. Non credo che la magistratura abbia elementi diversi da quelli di cui disponiamo e che sono frutto delle indagini di questi anni».
«A Taranto tra il 1995 e il 2002, - aveva poi concluso - si è registrato un aumento tra il 10% e il 15% della mortalità generale e per tutti i tumori, sia negli uomini che nelle donne».
I dati dello studio Sentieri comunque sono già di dominio pubblico essendo stati pubblicati dalla rivista Epidemiologia e Prevenzione nel dicembre 2011, tanto da essere citati da Arpa Puglia nel documento "Contesto epidemiologico-sanitario dell'area di Taranto" allegato alla documentazione prodotta dall'agenzia regionale in sede di Gruppo di Lavoro per il Riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per l'esercizio dello stabilimento siderurgico ILVA di Taranto. Ecco il commento dell’Arpa Puglia che estrapoliamo dal documento:
“Il recente studio SENTIERI (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da inquinamento) coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità, i cui risultati sono stati presentati al XXXV Congresso Annuale dell'Associazione Italiana di Epidemiologia (7-9 novembre 2011, Torino) e pubblicati dalla rivista Epidemiologia e Prevenzione (EpidemiaI Prev. 2011 Sep-Dec;3S - Suppl 3), ha analizzato la mortalità per 63 gruppi di cause nel periodo 1995-2002 nelle popolazioni residenti in 44 Siti di Interesse Nazionale per le bonifiche (SIN) tra cui quello di Taranto, che, come detto, comprende i comuni di Taranto e Statte. L'originalità dello Studio “Sentieri” consiste nell'aver commentato i risultati dell'analisi di mortalità alla luce della valutazione a priori dell'evidenza epidemiologica. La mortalità è stata studiata per ogni sito attraverso i seguenti indicatori: tasso grezzo, tasso standardizzato, rapporto standardizzato di mortalità (SMR) con riferimento regionale e SMR corretto per un indice di deprivazione socio-economica messo a punto ad hoc.
I risultati dello studio SENTIERI riportano per il SIN di Taranto:
- eccesso tra il 10-15%nella mortalità generale e per tutti I tumori in entrambi i generi;
- eccesso di circa il 30%nella mortalità per tumore al polmone in entrambi i generi:
- eccesso compreso tra il 50%(uomini) e il 40%(donne) di decessi per malattie respiratorie acute, anche aggiustando per indice di deprivazione, associato a un aumento di circa il 10% nella mortalità per tutte le malattie dell'apparato respiratorio;
- eccesso di circa il 15% tra gli uomini e 40% nelle donne della mortalità per malattie dell'apparato digerente, anche quando si tiene conto dell'ID;
- incremento di circa il 5% dei decessi per malattie del sistema circolatorio soprattutto tra gli uomini;
quest'ultimo è ascrivibile a un eccesso di mortalità per malattie ìschernlche del cuore, che permane, anche tra le donne, dopo correzione per indice di deprivazione;
- incremento della mortalità per condizioni morbose perinatali.
Le anticipazioni dell'aggiornamento dello Studio Sentieri sui dati per gli anni 2003, 2006-2008 confermano i suddetti eccessi: del 13% per mortalità per tutte le cause negli uomini e dell'8% nelle donne, del 13% per tutti i tumori negli uomini e del 15% nelle donne. A livello di cause specifiche eccessi sono confermati per tumore del polmone, malattie dell'apparato digerente in entrambi i generi, malattie ischemiche del cuore, malattie respiratorie sia acute che croniche negli uomini.