Telelavoro: l'esperimento del Comune di Torino
Per quattro mesi a partire da gennaio in via sperimentale, ma con l’obiettivo di proseguire l’esperienza in via definitiva, venti impiegate comunali avranno l’opportunità di svolgere la propria attività senza doversi sobbarcare il quotidiano trasferimento da casa all’ufficio
12 October, 2012
A Palazzo civico si “televora”. Per quattro mesi a partire da gennaio in via sperimentale, ma con l’obiettivo di proseguire l’esperienza in via definitiva, venti impiegate comunali avranno l’opportunità di svolgere la propria attività senza doversi sobbarcare il quotidiano trasferimento da casa all’ufficio.
Le venti "telelavoratrici" sono state scelte tra le 86 impiegate che hanno risposto al bando per la ricerca interna di personale disponibile a lavorare a distanza (la partecipazione è stata riservata esclusivamente a dipendenti donne), pubblicato lo scorso luglio dalla divisione Risorse umane.
La graduatoria per la selezione delle lavoratrici a distanza ha tenuto conto delle eventuali condizioni di disabilità psicofisica che rendono disagevole il raggiungimento dell’ufficio, del tempo di percorrenza dall’abitazione alla sede di lavoro, delle esigenze di cura dei figli con meno di otto anni, della presenza di disabili in famiglia e - dal punto di vista della fattibilità tecnica - della effettiva possibilità di utilizzare in casa strumenti telematici e tecnologie di rete, dell’idoneità del domicilio rispetto alle normative in materia di sicurezza e delle caratteristiche relative ai lavori da svolgere che - come la compilazione di formulari su web, l’estrazione di dati o la trascrizione dei verbali relativi alla sedute del Consiglio comunale – possono essere svolti anche fuori dalla sede degli uffici comunali.
Le impiegate destinate al televoro seguiranno un percorso formativo entro fine anno e a partire dal mese di gennaio, come detto, inizieranno a lavorare tra le mura domestiche.
“Partita qualche mese fa con la definizione del progetto e la ricerca interna di personale per attuarlo, la macchina comunale – sottolinea con soddisfazione l’assessore al Bilancio e al Personale, Gianguido Passoni - è ora pronta ad avviare concretamente il telelavoro con l’obiettivo, dopo la prima fase sperimentale, di coinvolgere un numero più ampio di funzioni e di persone, rispondendo in questo modo meglio alle esigenze dei lavoratori, favorendo l’efficienza organizzativa dei servizi e ottenendo, fatto tutt’altro che irrilevante in un momento di difficoltà per le finanze dell’ente, anche piccole economie di gestione”.
Vantaggi del lavoro a distanza che per le donne toccano – come evidenzia l’assessore alle Pari opportunità, Mariacristina Spinosa - anche la sfera familiare. “Attraverso la sperimentazione del telelavoro – sottolinea Spinosa – l’Amministrazione conta di introdurre forme di organizzazione del lavoro più flessibili, che consentano alle nostre dipendenti di conciliare meglio impegni lavorativi e carichi familiari e che, allo stesso tempo, favoriscano maggiore efficienza e, più in generale, sostenibilità ambientale”.
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