Inquinamento luminoso: la Regione Veneto finanzia i Comuni per contrastarlo
La Giunta regionale del Veneto ha stanziato 250.000 euro per aiutare finanziariamente 125 Comuni nell'elaborazione dei propri Piani dell’illuminazione per il contenimento dell’inquinamento luminoso. E presto potrebbero arrivare anche dei fondi per adeguare e ammodernare gli impianti di illuminazione
15 October, 2012
Mentre il dibattito nazionale, dopo il varo da parte del governo Monti della operazione Cieli bui, investe il tema della razionalizzazione dell'illuminazione pubblica, la Regione Veneto offre ai Comuni dei fondi per contrastare l'inquinamento luminoso. Su iniziativa dell’assessore alle politiche ambientali Maurizio Conte, infatti, la Giunta regionale ha approvato l’erogazione di contributi per un importo complessivo superiore a un milione 250.000 euro da destinare a 125 Comuni veneti per la predisposizione del Piano dell’illuminazione per il contenimento dell’inquinamento luminoso (Picil).
«Il Veneto è stata la prima Regione italiana a prendere coscienza del fenomeno dell’inquinamento luminoso – commenta lo stesso Conte - Nel 1997 è stata approvata una prima normativa regionale in materia. Successivamente, nel 2009, sono state adottate nuove norme per il contenimento dell'inquinamento luminoso, il risparmio energetico nell'illuminazione per esterni e per la tutela dell'ambiente e dell'attività svolta dagli osservatori astronomici». Norme che hanno individuato, tra i compiti dei Comuni, quello di dotarsi del Picil, ovvero l’atto comunale di programmazione per la realizzazione dei nuovi impianti di illuminazione e per ogni intervento di modifica, adeguamento, manutenzione, sostituzione ed integrazione sulle installazioni di illuminazione esistenti nel territorio comunale. Gli obiettivi del piano, spiega l'assessore, sono il contenimento dell’inquinamento luminoso per la valorizzazione del territorio, il miglioramento della qualità della vita, la sicurezza del traffico e delle persone e il risparmio energetico.
L'elaborazione dei Picil, naturalmente, comporta dei costi a carico dell'amministrazione comunale, ma, ricorda Conte, «La normativa prevede la possibilità di concedere contributi ai Comuni per la predisposizione del Piano, ed è quello che abbiamo fatto con questo provvedimento». Le somme a bilancio, osserva l'assessore, hanno permesso di finanziare integralmente le richieste pervenute per la predisposizione del Picil nella misura massima prevista, pari al 50% della spesa ritenuta ammissibile e comunque per un importo non superiore a 20.000 euro. «Con successivi provvedimenti – conclude Conte – la Regione provvederà invece a valutare e finanziare le richieste per interventi di bonifica e adeguamento degli impianti esistenti e per la realizzazione dei nuovi impianti di illuminazione pubblica e di illuminazione stradale, sulla base delle disponibilità di bilancio».