Dopo aver tracciato un quadro della situazione della differenziata in Sardegna, e aver incentrato la nostra attenzione su Cagliari, ne parliamo con Carlo Montalbetti, presidente di Comieco. Presidente, la Sardegna una regione arretrata per quel che riguarda la RD? Per quel che riguarda la RD possiamo affermare che è una regione all’età della pietra, anche se qualcosa si sta muovendo. Sul territorio regionale abbiamo 9 convenzioni attive, che investono il 28% della popolazione sarda, ovvero circa mezzo milione di persone. Inoltre abbiamo una convenzione con 2 cartiere isolane e con 4 piattaforme. Raccogliamo nel totale circa 9000 tonnellate all’anno, ovvero circa 18,5 kg/abitante. Numeri piccoli, ma che indicano un movimento. Ma se nell’isola qualcosa si muove… Il capoluogo è al palo Si Cagliari è al momento privo di qualsiasi raccolta differenziata per la carta. Ora, rimanendo sui dati regionali, ovvero sui 18.5 kg/abitante all’anno sono stimabili 3500 tonnellate di carta raccoglibili ogni anno nella sola Cagliari. Come intende intervenire in una situazione simile Comieco? È impossibile agire in questo contesto, fino a che non è firmata una convenzione, fino a che non esiste già un servizio di RD da implementare e migliorare. Per il momento noi possiamo solo offrire la massima garanzia sul ritiro e sul riciclo dei materiali raccolti. Il messaggio fondamentale è che Cagliari ha delle grosse potenzialità e potrebbe essere un laboratorio molto interessante. Ci faccia un esempio di queste potenzialità Di primo acchito mi viene in mente un qualcosa che va al di là della raccolta differenziata per le utenze domestiche e commerciali, ferme restando queste... Cagliari è una città portuale, in cui i traghetti sono molto utilizzati. Mediamente chi affronta un viaggio porta con sè qualcosa da leggere. Libri, Giornali e Riviste. Organizzare un servizio di differenziata a bordo dei traghetti e nell'area portuale sarebbe senza dubbio un'idea innovativa, che potrebbe dare buoni risultati.