Strategia energetica, Carte: «Sia un'occasione per favorire le rinnovabili termiche e l'efficienza»
Il Coordinamento delle associazioni rinnovabili termiche e dell’efficienza energetica esprime in un comunicato le sue aspettative verso la Strategia energetica nazionale appena varata dal governo. Carte, inoltre, chiede di stringere i tempi per il Conto energia termico e gli altri provvedimenti attesi dal settore
19 October, 2012
Il documento della Strategia energetica nazionale (Sen) in corso di consultazione può diventare uno strumento fondamentale «per una reale e concreta promozione dell’energia termica prodotta da fonti rinnovabili, facilitando e favorendo in tal modo anche gli interventi di efficienza energetica». A sostenerlo è Carte, il Coordinamento delle associazioni rinnovabili termiche e dell’efficienza energetica, che oltre alle aspettative nei confronti della nuova Sen, esprime «forte preoccupazione per il ritardo nell’emanazione dei decreti attuativi sul Conto energia termico, sui Titoli di efficienza energetica, sul fondo di garanzia per il teleriscaldamento e sul biometano».
L'associazione, inoltre, rinnova la propria richiesta di riprendere in tempi rapidi il confronto con il ministero dello Sviluppo Economico. «Carte dichiara e ribadisce a tutte le istituzioni la propria posizione nel rappresentare gli operatori del comparto delle fonti rinnovabili termiche e dell’efficienza energetica – si legge nel comunicato diffuso dal Coordinamento -
sottolineando la necessità (data la complessità delle varie filiere, che partono
dall’approvvigionamento della risorsa rinnovabile, passando per la componentistica e relative
professionalità qualificate sino al servizio post contatore) di far emergere le diverse
problematiche specifiche del comparto».
«Dalla sua costituzione – scrive infine il Coordinamento - Carte ha condiviso con i ministeri competenti (MISE, MIPAAF, MAATM), attraverso una serie di incontri già avuti, l’importanza e l’urgenza di rappresentare i settori delle rinnovabili termiche e dell’efficienza, sinora completamente dimenticati, nonostante il riconoscimento della loro validità indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano di azione nazionale a costi notevolmente inferiori rispetto alle altre fonti attualmente incentivate».