Cieli bui: la Commissione Ambiente della Camera "svuota" il provvedimento
I deputati hanno espresso parere favorevole sul disegno di legge Stabilità a condizione che vengano cancellati tre dei quattro punti dedicati al provvedimento Cieli bui per la riduzione dei costi della pubblica illuminazione. Se l'indicazione venisse accolta, sparirebbero tutti i riferimenti a spegnimento e affievolimento dei lampioni, e rimarrebbe solo l'indicazione di adottare tecnologie ad alta efficienza
26 October, 2012
La Commissione Ambiente della Camera ha espresso significative riserve nei confronti del provvedimento “Cieli bui” inserito dal governo nel disegno di legge Stabilità. Secondo quanto si è appreso, i deputati hanno chiesto di cancellare i primi 3 punti del comma 25 dell'articolo 7 del ddl, dedicato appunto alle misure di razionalizzazione e ammodernamento dei sistemi di illuminazione pubblica, risparmiando solo un riferimento piuttosto generico alla necessità di adottare delle tecnologie a basso consumo energetico.
In pratica, il testo licenziato dal Cdm prevede che, entro 120 giorni dall'approvazione della legge Stabilità da parte del Parlamento, il Presidente del Consiglio emani un decreto per ridurre i costi dell'illuminazione pubblica. Il ddl indica, all'art.7 comma 25, anche 4 misure da inserire nel successivo decreto:
a) spegnimento dell’illuminazione ovvero suo affievolimento, anche automatico, attraverso appositi dispositivi, durante tutte o parte delle ore notturne;
b) individuazione della rete viaria ovvero delle aree, urbane o extraurbane, o anche solo di loro porzioni, nelle quali sono adottate le misure dello spegnimento o dell’affievolimento dell’illuminazione, anche combinate fra loro;
c) individuazione dei tratti di rete viaria o di ambiente, urbano ed extraurbano, ovvero di specifici luoghi ed archi temporali, nei quali, invece, non trovano applicazione le misure sub b);
d) individuazione delle modalità di ammodernamento degli impianti o dispositivi di illuminazione, in modo da convergere, progressivamente e con sostituzioni tecnologiche, verso obiettivi di maggiore efficienza energetica dei diversi dispositivi di illuminazione.
Ora, la Commissione Ambiente ha condizionato il suo parere positivo sul disegno di legge alla cancellazione delle indicazioni contenute ai punti a), b) e c), salvando solo la quarta misura, ossia quella in cui si chiede di adottare progressivamente dei sistemi tecnologici che aumentino l'efficienza energetica dei dispositivi di illuminazione. Il destino del Cieli bui, comunque, appare ancora tutto da definire, dal momento che in questo caso i pareri delle commissioni parlamentari non sono vincolanti. L'ultima parola, in altri termini, ce l'ha il Parlamento, che presto dovrà pronunciarsi sul disegno di legge (non è escluso, tra l'altro, che sul provvedimento possa essere chiesto il voto di fiducia).