Emissioni: target del Protocollo di Kyoto alla portata dell'Europa (e dell'Italia)
Pubblicati dall'Agenzia europea dell'ambiente i dati provvisori sulle emissioni di gas serra del 2011: l'Unione europea ha totalizzato un calo delle emissioni del 17,5% rispetto al 1990, non lontano dal 19% previsto dal Protocollo. L'Italia dovrebbe essere al -5,6%, a fronte di un target nazionale del -6,5%
26 October, 2012
L'Europa sembrerebbe sulla buona strada nel raggiungimento degli obiettivi fissati dal Protocollo di Kyoto. Lo rivelano le stime approssimative sulle emissioni del 2011 contenute nel rapporto “Approximated EU GHG inventory: early estimates for 2011” (vedi allegato) pubblicato dall'Agenzia europea dell'ambiente di Copenaghen, secondo il quale nel 2011le emissioni di gas dell'Unione europea a 27 sarebbero calate del 2,5% rispetto all'anno precedente. Il calo sarebbe invece del 3,5% per l'Ue a 15 membri.
Alla base del calo, secondo l'Agenzia, ci sarebbero le politiche comunitarie e nazionali più degli effetti della crisi economica, dal momento che nel 2011 l'economia europea è risultata in crescita dell'1,5% (ma potrebbero aver inciso le temperature invernali piuttosto miti). Se le stime venissero confermate dai dati definitivi, alla fine del 2011 le emissioni Ue risulterebbero in calo del 17,5% rispetto ai livelli del 1990, l'anno di riferimento del Protocollo di Kyoto. La speranza di Bruxelles di riuscire a centrare il target del 19% entro il 2012, assunto come impegno nella città nipponica, appare dunque ragionevolmente concreta.
Quanto alle performance su base annua dei singoli Stati membri, spiccano la Finlandia (-9,7%), la Danimarca (-8,1%) e i Paesi Bassi (-6,8%). Sull'opposto versante, nonostante la grave crisi che ha colpito le loro economie, Grecia e Spagna hanno fatto registrare un aumento delle emissioni, rispettivamente con un +0,2% e un + 0,1% rispetto al 2010. L'Italia, almeno stando a questi dati preliminari, ha fatto registrare nel 2011 un calo delle emissioni dell'1,5% rispetto all'anno precedente. Il taglio complessivo, rispetto ai valori del 1990, sarebbe del 5,6%, non lontano dal -6,5% previsto dal Protocollo di Kyoto per il nostro Paese.
I dati rilevati dall’Agenzia, che non comprendono il bilancio delle emissioni legato alla silvicoltura al cambiamento di destinazione d'uso dei suoli (attività Lulucf), saranno aggiornati entro la metà del 2013, quando dovrà essere redatto l’inventario definitivo dei gas a effetto serra dell’Unione europea.