Smog in Lombardia, il nuovo assessore Salvemini spiega la sua linea
Il nuovo assessore all'Ambiente della Regione Lombardia, Leonardo Salvemini: "Bisogna dare alle Province e ai Comuni che volessero adottare misure più stringenti la possibilità di farlo, e garantire che tutti i soggetti adottino e facciano rispettare delle misure minime standard, che verranno adottate tenendo conto delle diversità orografiche, meteoclimatiche e di densità abitativa delle differenti zone".
02 November, 2012
Il nuovo assessore regionale all'Ambiente Leonardo Salvemini ha diffuso un comunicato per spiegare l'approccio che intende seguire sul tema smog con il suo insediamento nella Giunta lombarda. A seguito della Cabina di regia indetta dalla Provincia di Milano l'assessore ha avviato approfondimenti giuridici all'interno delle strutture regionali, per verificare la possibilità di supportare, con uno strumento legislativo innovativo, la volontà di Province e Comuni di adottare misure localmente identificate come più incisive nella lotta all'inquinamento atmosferico.
"Intendo rispondere con serietà e precisione alle richieste arrivate ieri - dichiara Salvemini - e per farlo è utile fare tutti gli approfondimenti amministrativi e legislativi del caso, ferma restando la volontà, che mi pare da tutti condivisa, di intervenire nella maniera più incisiva possibile su tutte le fonti di inquinamento alla luce delle competenze costituzionali in materia ambientale". L'assessore ha anche ricordato come abbia chiesto ai propri uffici di tenere in conto la multiforme conformazione del territorio lombardo, dove alcune aree sono più esposte alla criticità rispetto ad altre e su cui dunque bisogna consentire un intervento differenziato.
"Ho avviato degli approfondimenti per individuare uno strumento giuridico che, da una parte, dia alle Province e ai Comuni che volessero adottare misure più stringenti la possibilità di farlo, ma che, dall'altro, garantisca che tutti i soggetti adottino e facciano rispettare delle misure standard. Il fenomeno dell'inquinamento, infatti, non ha confini, ed è dunque essenziale un coordinamento, affinché i cittadini di una provincia non siano costretti a respirare l'aria inquinata della provincia confinante".
Ciò non significa dunque che le misure saranno uguali per tutte le aree della regione, ma, al contrario, che anche le misure minime verranno adottate tenendo conto delle diversità in termini di composizione orografica, meteoclimatica e di densità abitativa delle differenti Province e città, nel solco di quanto già in essere con le misure regionali in vigore. "Riuscire a concretizzare il principio di sussidiarietà anche su questo tema, così sentito dalla popolazione - ha concluso l'assessore Salvemini - è uno degli obiettivi che ci dobbiamo porre e che vogliamo lasciare in eredità a chi verrà dopo di noi. Ci siamo rimboccati le maniche e i risultati non tarderanno ad arrivare".
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