L'Arpa replica all'Aci:
Dopo l'esternazione a La Stampa del presidente dell'Aci secondo cui "dal 1° gennaio a Torino non ci sono stati sforamenti" arriva la replica dell'Arpa Piemonte: "In tutte le stazioni torinesi il valore limite per le PM10 è stato superato già entro il 1° marzo 2012"
02 November, 2012
"Mi sono fatto dare dall’Arpa i dati dal 1° gennaio a oggi, e vuole saperne una bella? Non abbiamo avuto finora nemmeno uno sforamento. Questo che cosa significa secondo voi? Che siamo andati a piedi tutto l’anno?". Questa l'esternazione fatta a La Stampa da Piergiorgio Re, presidente dell'Automobil Club di Torino, a proposito dei nuovi provvedimenti anti-smog che si accinge a prendere la Giunta comunale. Affermazione che, come ha avuto modo di far notare subito Eco dalle Città, non corrisponde alla realtà in quanto da inizio anno gli sforamenti del PM10 sotto la Mole superano addirittura quota 80.
Chiamata direttamente in causa dal presidente dell'Aci è arrivata la replica dell'Arpa: "Prima di tutto Arpa Piemonte, che ricordiamo gestisce sull’intero territorio regionale le stazioni di rilevamento della qualità dell’aria per la misura della concentrazione del PM10, non ha mai ricevuto richieste di dati dall’Aci. Del resto non ce ne sarebbe neanche necessità in quanto i dati di concentrazione del PM10 e tutti i dati relativi alla qualità dell’aria sono pubblici e consultabili sul sito Sistema Piemonte alla pagina: http://www.sistemapiemonte.it/ambiente/srqa/consultadati.shtml".
"A Torino -continua il comunicato dell'Arpa Piemonte- nell’anno 2012 sono stati rilevati numerosi superamenti (e non zero come affermato dal presidente Re) del valore limite giornaliero del PM10, pari a 50 microgrammi/m3 da non superare in più di 35 giorni per anno civile. In tutte le stazioni torinesi il valore annuale di 35 giorni caratterizzati da una concentrazione di PM10 maggiore di 50 microgrammi/m3 è stato superato già entro il 1° marzo 2012".
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