Torino. Gerbido: Arpa presenta la centralina prossima all'inceneritore e spiega il controllo "a camino"
Arpa Piemonte ha presentato la centralina di monitoraggio della qualità dell'aria installata a Beinasco in prossimità dell'inceneritore del Gerbido. Il funzionamento dei controlli "a camino" per controllare le emissioni dell'inceneritore spiegato dai tecnici Arpa
16 November, 2012
Venerdì 16 novembre 2012 Arpa Piemonte ha presentato la centralina di monitoraggio della qualità dell'aria installata a Beinasco (giardino Aldo Mei nella frazione Fornaci), prossima all'inceneritore del Gerbido. La centralina è già in funzione da metà settembre ed è stata presa in gestione dall'Arpa il 4 ottobre scorso. È dotata di strumentazione in grado di misurare in continuo ossidi di azoto, benzene, toluene, xileni, mercurio, PM10 e PM2.5, e di un sistema di campionamento finalizzato alla successiva analisi in laboratorio di metalli, idrocarburi policiclici aromatici e diossine nel particolato e nelle deposizioni atmosferiche.
La cabina è stata installata e consegnata all’Agenzia da TRM, la società che gestisce il termovalorizzatore del Gerbido, a seguito di una specifica prescrizione contenuta nella Determina di Valutazione di Impatto Ambientale della Provincia di Torino.
Attualmente l'impianto non è ancora in funzione. Abbiamo chiesto ad Arpa se il monitoraggio prima dell'accensione non debba prevedere un anno di campionamento? «La prescrizione della Provincia di Torino non prevedeva un anno - ha risposto Francesco Lollobrigida, Responsabile Qualità dell'aria del Dipartimento Arpa di Torino -. E' chiaro che maggior tempo c'è pre-accensione è meglio è da un punto di vista statistico. Se però come stato annunciato, l'esercizio inizierà ad aprile, avremo almeno sei mesi di monitoraggio nella stagione invernale che per gli inquinanti atmosferici è la più critica e quindi la più rappresentativa. Si tratterà quindi di una situazione statistica accettabile per fare dei confronti».
«Questa è la situazone rispetto alla nuova stazione - ha precisato Silvano Ravera, Direttore Generale dell'Agenzia -. Rispetto al complesso dell'area vasta gli studi Arpa durano da più di due anni, quindi la situazione cosiddetta "bianca" è stata studiata indipendentemente da questa stazione aggiuntiva (collocata qui perchè è stata ritenuta dalle analisi il luogo dove la ricaduta diretta del camino è maggiore). La conoscenza ambientale dell'aria e anche epidemiologica è un lavoro che è stato fatto tra Arpa e ASL molto prima e durante la fase di messa a punto della Valutazione di Impatto Ambientale dell'impianto. Questo lavoro resta il riferimento per valutare tra un po' di tempo la situazione, perché ci vuole almeno un anno e un'altra situazione ambientale per capire se è cambiata oppure no a seguito della realizzazione dell'impianto».
Oltre alla centralina installata a Beinasco, sarà effettuato il controllo "a camino" per monitorare le emissioni dell'impianto del Gerbido. «Il controllo di ciò che esce dal termovalorizzatore (controllo a camino) verrà fatto secondo due modalità: controllo in continuo e controllo discontinuo a seconda dei parametri - ha spiegato Stefano Carbonato, tecnico Arpa -. Il controllo in continuo verrà fatto attraverso uno strumento che si chiama SME (Sistema di Monitoraggio delle Emissioni). Lo SME funziona in questo modo: c'è una sonda che acquisisce in continuo un campione e lo invia ad una analizzatore che effettua la misura in tempo reale dell'inquinante. La misura viene poi inviata ad un computer che effettua a sua volta tutte le elaborazioni necessarie e previste dalla normativa per effettuare il confronto con il valore limite. Il vantaggio di questo sistema è quello di avere un riscontro in tempo reale delle emissioni a camino e allo stesso tempo di mettere in opera delle azioni correttive in caso di problemi. In particolare, qualora si dovesse verificare un superamento di uno qualsiasi dei valori limite, viene in automatico bloccata l'alimentazione del rifiuto al processo di incenerimento».
«Arpa Piemonte - ha continuato Stefano Carbonato - potrà vedere tutti i dati acquisiti dallo SME direttamente dalla propria sede tramite un accesso in remoto. Si tratta di un applicazione che viene effettuata anche su altri impianti presenti sul nostro territorio. Arpa potrà vedere i dati rilevati dallo SME secondo due livelli di dettaglio: un primo livello di sintesi circa il rispetto dei valori limite e un livello più dettagliato dove si possono visualizzare tutti quanti i dati orari rilevati dal sistema».
E per quanto riguarda le diossine?
«Per i microinquinanti organici (diossine) - ha continuato il tecnico Arpa - purtroppo al momento non esiste sul mercato un analizzatore in grado di effettuare allo stesso modo analisi in continuo. Per ovviare a questo problema si è adottata una soluzione diversa, che prevede un campionamento in continuo di lunga durata: una sonda acquisisce un campione per la durata di quattro settimane, la diossina eventualmente presente nell'emissione viene fissata, intrappolata in un supporto che al termine delle quattro settimane viene portato in laboratorio per effettuare le analisi. Alla fine si ha a disposizione un dato di diossina medio riferito al periodo delle quattro settimane, dopodiché nelle successive quattro settimane avremo un nuovo dato paragonabile perché nel frattempo sarà stato attivato un altro campione. Oltre ai parametri misurati in continuo (si tratta delle polveri, delle sostanze organiche totali, ossidi azoto...) verranno monitorati tramite lo SME tutta una serie di parametri tipici del processo produttivo che servono per tenere sotto controllo la buona gestione del processo. Questo è fondamentale perché la buona gestione del processo di incenerimento è requisito essenziale per poter conseguire il rispetto del valore limite».
Controlli non in continuo
«Infine abbiamo i controlli di tipo discontinuo che rappresentano un po' i controlli classici e tradizionali, laddove non è disponibile un analizzatore in continuo - ha aggiunto Stefano Carbonato - Il controllo viene effettuato tramite delle campagne di misurazione spot con una certa frequenza che sono rappresentative di un dato emissivo riferito al campionamento (es. alcune ore). Queste misure verranno fatte sia da TRM sia da Arpa Piemonte con controlli a sorpresa e con delle tempistiche che sono stabilite dall'atto autorizzativo. I parametri soggetti a questo tipo di controllo sono nuovamente i microinquinanti organici e i metalli. E' stata inoltre implementata (anche se non prescritta dalla normativa) - ha concluso il tecnico Arpa - la misurazione in continuo a camino del mercurio che verrà replicata anche in discontinuo».
Termovalorizzatore del Gerbido: il sistema dei controlli e dei monitoraggi di Arpa - comunicato stampa Arpa Piemonte del 16.11.2012