Strategia energetica nazionale, il parere delle Regioni
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha espresso il suo parere sulla bozza di Sen elaborata dal governo. Nel complesso, il documento viene giudicato positivamente, ma si sottolinea l'assenza di strumenti concreti adeguati a raggiungere gli obiettivi previsti
07 December, 2012
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha inviato al governo il suo parere sulla bozza di Strategia energetica nazionale messa a punto dal governo. Nel documento (vedi allegato) i governatori dichiarano di condividere lo spirito della Sen e di aver accolto positivamente la sua, pur tardiva, presentazione. Tuttavia, secondo la Conferenza, non mancano dei punti critici che andrebbero rivisti.
Prima di tutto, gli strumenti individuati dal governo sarebbero inadeguati a perseguire gli obiettivi indicati nella stessa Strategia. «Gli strumenti concreti – scrivono le Regioni - spesso restano poco definiti e che andrebbero meglio precisati in un Piano d’azione che aggiorni l’attuale Pan (Piano d'azione nazione per le fonti rinnovabili, ndr)». Lo stesso vale per le misure in materia di all'efficienza.
«Si accoglie positivamente il fatto che finalmente l’efficienza energetica venga posta come obiettivo prioritario, da assumere come riferimento per una efficace parametrazione degli altri fattori di interesse – si legge nel parere - Si rileva tuttavia una forte criticità nel rapporto tra gli obiettivi giustamente ambiziosi e gli strumenti di intervento previsti, che si prevede possano raggiungere effetti eccessivamente ottimistici». Anche l'arco temporale individuato dalla Sen viene considerato troppo breve, come già aveva avuto occasione di sottolineare anche il WWF nel suo commento alla Strategia energetica.
In generale, dunque, il documento messo a punto dal governo appare ai governatori troppo poco dettagliato, soprattutto per quanto riguarda le infrastrutture energetiche, e carente dal punto di vista delle soluzioni pratiche proposte. Non mancano inoltre, le osservazioni in materia di fonti rinnovabili, e in particolare sulla necessità di avviare un programma di adeguamento della rete elettrica alla crescita recente e futura dell'energia pulita.
Regioni e Province, infine, appaiono scettiche riguardo agli obiettivi molto ambiziosi individuati dalla Sen per le rinnovabili termiche, con le quali si dovrebbe raggiungere il 90% dell’obiettivo della Strategia stessa (Mtep al 2020). «Ciò vorrebbe dire più che un raddoppio rispetto agli attuali valori – si legge nel commento della Conferenza - un’impresa che non è riuscita nemmeno alle rinnovabili elettriche nonostante le ben più ingenti sovvenzioni a loro favore in questi anni». Più in generale, concludono i governatori e i presidenti di Provincia, le fonti termiche non hanno «ricevuto un trattamento degno della loro valenza».