Cominciamo a fermare i diesel Euro 3 come nelle città tedesche
Intervento di Paolo Hutter sulle pagine torinesi di Repubblica, 9 gennaio 2012. Sulla mozione nel consiglio comunale che punta a togliere il previsto divieto ai diesel Euro 3 nella Ztl
09 December, 2012
Sulle automobili Diesel Euro 3 che entrano nella Ztl di Torino tra le 10, 30 e le 17 dei giorni feriali si sta svolgendo uno scontro politico e simbolico che va evidentemente ben al di là dello loro numero, peraltro non esattamente conosciuto. Prima in Giunta Comunale, dove è stato un parto faticoso quello di una delibera che ne limita l'ingresso a partire da gennaio, e il proponente Assessore all'Ambiente ha dovuto rinunciare a un'ora e mezza di fermo nel tardo pomeriggio. Poi ora lo scontro si sposta in Consiglio Comunale dove l'ex assessore all'ambiente Mangone sta proponendo con l'appoggio del centro destra di rinunciare al provvedimento antismog sui Diesel Euro 3.
Al di là di eventuali aspetti pretestuosi di tensioni tra diverse componenti del consiglio comunale, è evidente che - da una parte e dell'altra - è in ballo l'apertura o meno di una stagione di provvedimenti antismog incentrati sui diesel, i motori che provocano le emissioni più nocive.
Come è noto non c'è una legge nazionale che regoli queste limitazioni, ma va notato che la pericolosità delle emissioni dei Diesel sta provocando progressivamente una loro limitazione nelle città italiane ed europee. A Milano, indipendentemente dal pagamento del ticket vigente nella cosiddetta Area C, ormai si vieta dalle 7.30 alle 19,30 l'ingresso ai Diesel Euro 3 nel Centro Storico, più vasto dell'area Ztl e dal 1 gennaio neanche i residenti potranno più usarle in quell'orario. Dopo 10 giorni consecutivi di sforamenti il blocco di questi veicoli si attua in tutta la città e nell'hinterland. A Parma il sindaco Pizzarotti ha iniziato a limitare gradualmente anche i Diesel Euro 4. Ma sono soprattutto le città tedesche a indicare la strada. Ormai non c'è più una sola città tedesca che consenta la circolazione dei diesel Euro 3 in un'area urbana che in genere è molto vasta ed esclude solo le periferie più esterne. Forse questo elemento non è noto ai consiglieri torinesi, però è molto importante. La esclusione dei Diesel Euro 3 dalle aree urbane è una tendenza irreversibile, che può essere solo ritardata, a tutto danno dei nostri polmoni. Ma con la nuova attenzione alla salute che viene dal caso Ilva il futuro governo che entrerà in carica a marzo potrebbe accellerare anche dall'alto questa tendenza per le zone urbane padane. In questo quadro la resistenza di alcuni politici locali a cominciare a toccare i Diesel Euro 3 è una battaglia di retroguardia che si fonda sulla realtà o sull'idea di una particolare arretratezza dell'area torinese.
Come se per una particolare gravità della crisi economica non potessimo permetterci neanche di cominciare quanto si fa nelle meno inquinate
città tedesche.