Emendamento decreto Ilva, Regione Puglia: "Invece di bonificare, eliminano ostacoli a colpi di decreti”
Qualunque cosa si metta di traverso sulla via della produzione, qualunque ostacolo viene rimosso a colpi di decreti ed emendamenti”. Così l'assessore pugliese alla Qualità dell'Ambiente Lorenzo Nicastro commentando le anticipazioni di agenzia relative all'emendamento presentato dal Governo alla Camera. “Per sbloccare la situazione cospicua e congrua opera di ambientalizzazione
12 December, 2012
L'assessore pugliese alla Qualità dell'Ambiente Lorenzo Nicastro commenta le anticipazioni di agenzia relative all'emendamento presentato dal Governo alla Camera: “Aberrante ma conseguente. Se la direzione scelta dal Governo nazionale sulla vicenda Ilva è quella di perseguire la continuità produttiva a prescindere dai profili di tutela dell'ambiente e della salute pubblica, l'emendamento presentato alla Camera per permettere alla proprietà di commercializzare anche i prodotti finiti sotto sequestro è la logica conseguenza della via intrapresa col decreto all'esame della Camera per la sua conversione. Qualunque cosa si metta di traverso sulla via della produzione, qualunque ostacolo viene rimosso a colpi di decreti ed emendamenti”. Così
“Rimango molto perplesso sulla sostanza e sugli effetti di queste scelte. Nello specifico – prosegue Nicastro – il materiale finito e sotto sequestro costituisce corpo di reato che, in caso di condanna nei procedimenti penali pendenti a danno dei vertici aziendali, andrebbe confiscato. Ma leggo nelle decisioni del Governo l'urgenza di tenere sotto controllo il Pil, di non creare scossoni, di preservare l'impresa e la produzione a qualunque costo: il tutto senza curarsi dei rapporti tra poteri dello Stato, i cui profili di conflitto, demandati ad altri organi, troveranno composizione in tempi abbastanza lunghi oltre che, ovviamente, mettendo in secondo piano salute e tutela dell'Ambiente.”
Per sbloccare la situazione ecco Nicastro cosa aveva detto dopo l’audizione di ieri in Commissione lavoro al Senato: “La Regione Puglia ha sempre lavorato nella direzione di evitare i conflitti tra le istituzioni mirando a tenere insieme, per quanto possibile ed entro i limiti dell'applicabilità, le ragioni della salute con quelle dell'occupazione. E' sempre più evidente che l'unica maniera per sbloccare la situazione sia la rimozione da parte dell'azienda delle ragioni che hanno portato al sequestro degli impianti attraverso una cospicua e congrua opera di ambientalizzazione”.