Sacchetti, confermata la proroga per l'entrata in vigore delle multe. L'attacco di Assoecoplast
AssoEcoPlast ha inviato richiesta di consultazione al Ministero dello Sviluppo Economico per un tavolo tecnico in vista del decreto ministeriale che stabilirà le ulteriori specifiche tecniche dei sacchetti commercializzabili: "Non staremo certo a guardare mentre la lobby della plastica compostabile pensa di scrivere da sola il Decreto Ministeriale"
14 December, 2012
Con la conclusione dell’iter legislativo del decreto legge Sviluppo, convertito dalla Camera sono state definitivamente posticipate le sanzioni “a decorrere dal sessantesimo giorno dall’emanazione dei decreti di natura non regolamentare di cui al comma 2” del decreto legge ambiente approvato lo scorso 24 marzo dal Parlamento. Decreto nel quale: "possono essere individuate le eventuali ulteriori caratteristiche tecniche ai fini della loro commercializzazione anche prevedendo forme di promozione della riconversione degli impianti esistenti, nonché, in ogni caso, le modalità di informazione ai consumatori, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica". A tal proposito Claudio Maestrini, Presidente di AssoEcoPlast, associazione che riunisce i produttori di sacchi da asporto merci riciclabili e resi biodegradabili mediante l’utilizzo di additivi verdi, chiede che sia istituito un tavolo tecnico presso il Ministero dello Sviluppo Economico “affinché vengano convocate tutte le parti sociali”. Maestrini ricorda che “AssoEcoPlast si è spesa affinché non venissero anticipate le sanzioni al 31 dicembre 2012 e il Governo non può non ascoltarci e magari convocare soltanto i produttori di plastica compostabile”.
Sulla vicenda Maestrini ha poi commentato: “è strano che il mondo della plastica compostabile prima si sia espresso a favore dell’anticipo delle sanzioni e adesso che il Parlamento ha ancora una volta tutelato la filiera della plastica riciclabile e biodegradabile chieda i danni a coloro che non vogliono più comprare il loro prodotto dopo la posticipazione delle sanzioni. Dovremmo essere noi a chiedere i danni ai produttori di plastica compostabile!”.
“Senza contare che la Commissione Europea ha parlato chiaro nella sua seconda lettera di messa in mora al Governo italiano. La legge voluta dall’esecutivo che porterebbe ad un monopolio a favore della plastica compostabile è contraria al diritto comunitario e la discussione sembra del tutto surreale se si considera che stiamo parlando di una legge che deve essere totalmente cambiata se non si vuole che i cittadini italiani siano costretti a pagare delle multe alla Comunità Europea”. Infine il Presidente Maestrini dichiara “AssoEcoPlast ha inviato richiesta di consultazione al Ministero dello Sviluppo Economico, richiesta peraltro prevista dalla normativa nazionale sull’Analisi d’Impatto della Regolazione obbligatoria per valutare i costi ed i benefici per i destinatari. Non staremo certo a guardare mentre la lobby della plastica compostabile pensa di scrivere da sola il Decreto Ministeriale”.