Ilva e le opposte visioni del problema. Ambientalisti contro il decreto. I lavoratori lo invocano
Sabato scorso si è tenuta la manifestazione di migliaia di cittadini contro il decreto salva Ilva mentre questa mattina a manifestare sono i camionisti per invocarne l’approvazione quanto prima. Il decreto dell’Ilva approderà alla Camera martedì 18 dicembre per poi arrivare in Senato. il Ministro Clini "Approvazione prevista per venerdì"
17 December, 2012
Se gli ambientalisti contestano il decreto salva “Ilva” c’è chi invece lo invoca. Sono gli autotrasportatori di Taranto che lavorano per conto della fabbrica siderurgica e che in mattinata terranno una manifestazione sul piazzale della portineria C dello stabilimento. Un sit in per invocare la conversione in legge del provvedimento che consente all’azienda di continuare l’attività produttiva e commercializzare i prodotti finiti nonostante il sequestro disposto dalla magistratura.
Di altro avviso l’associazione Peacelink. In una intervista rilasciata alla web tv (Martina News), il presidente Alessandro Marescotti ha spiegato che gli oltre 10.000 cittadini sabato hanno “manifestato a favore della legalità e della magistratura che è intervenuta a difendere la salute dei cittadini di Taranto. Ed è una manifestazione a favore della città, perché Taranto deve avere un futuro basato su una economia diversa. Il Governo ha fatto questo decreto per non spendere un solo euro in più nelle prospettive di sviluppo di questa città. Taranto ha bisogno delle bonifiche, della restituzione delle aree militari, che dovrebbe essere risarcita sia dal privato che dallo Stato in maniera congrua, e poiché di risarcimento non ne vogliono sentire parlare ecco che attuano questo decreto che invade la sfera della magistratura. Ma la gente resisterà”
L’iter legislativo. Il decreto dell’Ilva approderà alla Camera martedì 18 dicembre per poi arrivare in Senato. Il Ministro Clini si è detto fiducioso che la conversione in legge del decreto possa avvenire già venerdì.
Il decreto, pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» dello scorso 3 dicembre dopo la firma del presidente Giorgio Napolitano, è stato già approvato in commissione alla Camera nei giorni scorsi ed emendato in alcuni punti.
Le modifiche apportate. E' stata infatti introdotta tutta una parte che attiene le misure di prevenzione e protezione della salute della popolazione più esposta agli effetti dell'inquinamento. In particolare, all'articolo 1 del decreto è stato aggiunto che «il ministro della Salute riferisce annualmente alle commissioni parlamentari sullo stato di salute della popolazione coinvolta, sulle misure di cura e prevenzione messe in atto e i loro benefici».
Inoltre, riprendendo la metodologia della legge regionale della Puglia dello scorso luglio che ha introdotto la Vds (la Valutazione di danno sanitario) per l'inquinamento dei poli industriali di Taranto e Brindisi, nel decreto legge ora si afferma che in tutte le aree degli stabilimenti industriali cui si applicano le norme (quelli ritenuti strategici per l'economia nazionale e con occupazione superiore ai 200 addetti) le Asl e le Arpa locali «devono congiuntamente redigere, con aggiornamento almeno annuale, un rapporto di valutazione del danno sanitario (Vds) anche sulla base del Registro tumori regionale e delle mappe epidemiologiche sulle principali malattie a carattere ambientale».
Ulteriori misure per il quadriennio 2012-2015 sono infine previste con ulteriori emendamenti, tutti approvati, per allentare la stretta della sanità pubblica nell'area di Taranto relativamente a personale e posti letto e questo «alfine di contrastare le criticità sanitarie riscontrate in base alle evidenze epidemiologiche nel territorio di Taranto».