Taranto, Arpa Puglia: “Con chiusura Ilva, da agosto nessun sforamento polveri sottili ai Tamburi”
Giorgio Assennato, presidente dell’Arpa Puglia ha dichiarato durante gli Stati Generali dell’Arpa: “Qui al quartiere Tamburi, da agosto ad oggi non c'è stato neppure uno sforamento, cioè da quando all’Ilva sono arrivati i custodi giudiziari che hanno fatto tra l’altro abbassare i cumuli di minerali in stabilimento». Presentazioni di Assennato e Blonda. File RSA 2011
19 December, 2012
Taranto, Stati generali dell’ARPA Puglia (Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente). “I dati sul Pm10 (polveri sottili, ndr) nel 2012 al quartiere Tamburi da gennaio a luglio – ha spiegato Giorgio Assennato, il direttore generale dell’Arpa Puglia durante la presentazione della Relazione sullo Stato dell’Ambiente 2011 – la centralina della sola via Machiavelli, nel quartiere, ha rilevato 36 sforamenti. Da agosto ad oggi invece non c'è stato neppure uno sforamento".
"I valori nel periodo - ha spiegato Giorgio Assennato - sono stati inferiori persino a quelli bassi riscontrati nel 2009, quando ci fu un calo fortissimo della produzione di ILVA (vedi allegato 1). L’improvviso e strepitoso miglioramento dell’inquinamento da PM10 potrebbe essere legato alla diversa gestione dei cumuli dei parchi minerali adottata dai custodi giudiziari di ILVA. Usiamo il condizionale per la dovuta cautela, dato che i custodi sono dirigenti di questa Agenzia.
Banzo(a)pirene e diossine tra le altre novità in positivo. Assennato ha spiegato: "La conferma delle bassissime concentrazioni di diossine al camino dell’impianto di agglomerazione di ILVA, crollate da 8 ngTEQ/Nm3 (febbraio 2008) a 0.1-0.2ngTEQ/Nm3 (ottobre 2012). Inoltre per la prima volta da quando ARPA Puglia misura il benzo(a)pirene nei filtri PM10 del quartiere Tamburi, la media mobile annuale è pari 0.85 ng/metrocubo, inferiore all’obiettivo di qualità di
1ng/m3";
La Puglia comunque risulta «la regione con le maggiori immissioni in atmosfera di carattere industriale per varie sostanze inquinanti a livello nazionale». Lo scrive l'Arpa Puglia nella relazione 2011 sullo stato dell'ambiente nella regione, rilevando anche che nel 2011 la qualità dell'aria in Puglia ha subito un «leggero peggioramento». Le sostanze inquinanti con maggiore presenza sono gli idrocarburi policiclici aromatici (Ipa), le polveri sottili (Pm10), il monossido di carbonio (Co), e gli ossidi di azoto (NOx). L'Arpa Puglia scrive tuttavia che la situazione delle emissioni industriali inquinanti della Puglia è la peggiore in Italia pur avendo avviato «un importante processo di miglioramento della qualità dell'aria in collaborazione con le principali aziende locali. Occorre peraltro tener presente che la stessa fonte (il Registro europeo delle emissioni E-PRTR)
mostra nell’ultimo periodo (2010) un evidente calo delle emissioni inquinanti in Puglia rispetto al 2007-8. Il 2009 fu un anno anomalo caratterizzato da una drastica riduzione produttiva e conseguente calo delle emissioni". (vedi Allegato 2).
I siti industriali di Taranto e Brindisi presentano le maggiori criticità sul piano dell’inquinamento. A Taranto in particolare sono alte le emissioni di idrocarburi policiclici aromatici (Ipa) dalla zona industriale mentre, secondo l’Arpa, le emissioni di benzo(a)pirene sul quartiere Tamburi provengono per il 90 per cento circa dall’impianto cockerie dello stabilimento siderurgico Ilva. Inoltre sono elevate le emissioni di anidride carbonica a Taranto e Brindisi: nel 2010 e 2011 Taranto si è attestata sui 20 milioni di tonnellate all’anno, Brindisi poco meno: sulle 16-17 tonnellate.
La conferenza organizzativa dell'Arpa Puglia, è stata l’occasione per rilanciare la necessità di potenziare l'Arpa nel capoluogo ionico intervenendo sulle strutture. "Taranto e' una realtà dove c'è da fare un grande lavoro - ha affermato il dg di Arpa Puglia - e non certo ci si può limitare a qualche campionamento. Ecco perchè noi già da tempo avevamo chiesto che si investisse su un laboratorio comune di Arpa e Asl in grado di fare le analisi sull'ambiente, sugli alimenti, sul sangue della popolazione. Tutto questo però non si è realizzato".
QUI PER SCARICARE RSA 2011 ARPA PUGLIA