Natale, i ponti per risparmiare energia: uffici pubblici chiusi il 24 e il 31 dicembre
Dalla Regione Piemonte al Comune di Cagliari, diversi enti pubblici hanno optato per il “doppio ponte” alla vigilia di Natale e di Capodanno. Un modo per risparmiare energia in giornate di scarso afflusso di pubblico e in cui molti dipendenti sarebbero comunque in ferie
21 December, 2012
Sarà un Natale, quello del 2012, all'insegna dell'austerity anche per molti enti pubblici. Diverse amministrazioni in varie parti d'Italia hanno deciso di tenere chiusi gli uffici, o almeno un parte di essi, nei giorni a ridosso delle festività natalizie, quando si prevede un minore afflusso di pubblico e anche un maggior ricorso alle ferie da parte dei dipendenti. Tra i motivi, come dichiarano espressamente gli stessi enti locali che hanno optato per il “ponte”, c'è anche la necessità di risparmiare energia, evitando di riscaldare e illuminare gli uffici in giornate in cui si lavorerebbe inevitabilmente a scartamento ridotto.
Lo spiega chiaramente la Regione Piemonte, che ha diffuso una nota per comunicare la chiusura, lunedì 24 e lunedì 31 dicembre 2012, di tutti gli uffici della Giunta regionale (Torino, sedi decentrate, comprese Roma e Bruxelles). Molto chiare le regioni della scelta: «La decisione deriva dal fatto che, nella presente fase di contenimento dei costi e di razionalizzazione delle risorse, si rende necessario adottare misure di risparmio dei consumi di energia e riscaldamento nelle giornate in cui maggiormente di concentrano i periodi di assenze, come del resto già fanno altre amministrazioni pubbliche». Lo stesso vale, ad eccezione degli uffici Nascite e morti del Servizio di stato civile, per il Comune di Torino, che però non indica esplicitamente il risparmio energetico come motivazione della chiusura prefestiva.
Un'idea che è venuta in mente anche agli amministratori provinciali di Cuneo, che terranno chiusi tutti gli uffici alla vigilia di Natale e di Capodanno. Anche in questo caso, spiegano dalla Provincia, il doppio ponte consentirà un risparmio di spesa per il riscaldamento degli uffici e per l’erogazione di energia elettrica, ma anche di limitare il consumo di carburanti «in due giornate lavorative con scarso afflusso di pubblico e di richieste di servizi agli uffici».
Puntano dichiaratamente al taglio dei consumi, inoltre, diverse amministrazioni comunali, soprattutto del nord Italia. A Venezia, ad esempio, resteranno chiusi gli uffici della direzione Sviluppo del territorio ed edilizia. Chiusura totale, con l'eccezione di alcuni servizi essenziali come il Protocollo e lo Stato civile, a Treviso, dove, in aggiunta ai ponti del 24 e del 31, l’ufficio anagrafe, l’ufficio protocollo e l’ufficio messi resteranno chiusi anche nelle giornate di sabato 22, 29 dicembre 2012 e 5 gennaio 2013.
Sportelli chiusi pure a Cagliari, dove il sindaco Massimo Zedda ha motivato personalmente la decisione: «Una scelta effettuata nel quadro di una più generale riduzione della spesa pubblica per la necessità di adottare provvedimenti tesi al contenimento dei consumi energetici da perseguire in particolari periodi dell'anno caratterizzati da consistente riduzione dell'accesso ai servizi comunali, e dalla contrazione di personale in servizio in concomitanza con la concentrazione delle ferie nel periodo natalizio». Anche tra i comuni più piccoli, infine, c'è chi punta al risparmio energetico. È il caso ad esempio di Scandicci, in provincia di Firenze, dove il 24 e il 31 rimarranno aperti solo gli uffici che offrono servizi essenziali.