Puglia, rifiuti. Regione approva organizzazione Aro (Ambiti raccolta ottimali) e Piano Amianto
Il 21 dicembre 2012 la Giunta regionale ha approvato il modello organizzativo dell'Aro (Ambiti Ottimali di Raccolta) per lo svolgimento delle funzioni associate di organizzazione del servizio di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti che saranno svolte dai Comuni. La bozza di convenzione tra i comuni per stabilire criteri, modalità ed obiettivi definiti. Il 28 dicembre inoltre è stato approvato il Piano Regionale Amianto
29 December, 2012
“Il percorso avviato il 21 dicembre 2012 – ha dichiarato l'Assessore alla Qualità dell'Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro - si compone dell'ultimo tassello che permette agli Aro, perimetrati dalla delibera del 23 ottobre scorso, di costituirsi formalmente sulla base di una convenzione di servizi tra comuni e di cominciare ad operare secondo criteri, modalità ed obiettivi definiti dalla bozza di convenzione approvata con delibera dalla Giunta Regionale di ieri”.
“Portiamo a compimento con questo nuovo elemento – ha spiegato ancora Nicastro – il nuovo assetto della Governance dei rifiuti definito dalla L.R.24/2012 in relazione ai servizi in capo agli Ambiti Ottimali di Raccolta. I Comuni, attraverso questo strumento, potranno definire l'attività e divenire operativi dal momento che nello schema di convenzione sono definiti gli assetti organizzativi e di gestione dei soggetti, gli Aro appunto, i compiti ed il funzionamento degli organismi, le modalità e gli strumenti tramite i quali ciascun comune si interfaccia all'Aro e, infine, gli obblighi che ciascun comune che sottoscrive la convenzione si assume in termini di gestione dei servizi”.
“E' stato un anno impegnativo sul piano della ridefinizione della Governance dei rifiuti dalla riduzione degli Ato, da 15 a 6, fino al nuovo assetto gestionale con la definizione dei confini degli Aro sulla base di criteri di popolazione e di caratteristiche territoriali e, infine a questo nuovo provvedimento. Il tutto per raggiungere l'obiettivo di una sempre crescente razionalizzazione del rapporto tra costi dei servizi e loro qualità, di migliori performance in termini di raccolta differenziata e, più in generale, di una maggiore efficienza di tutto il ciclo sull'intero territorio regionale”.
A seguito dell'adozione del piano regionale dell’Amianto Nicastro ha poi commentato: “Abbiamo attivato un ampio processo partecipativo che ha puntato sulla condivisione e sul coinvolgimento di un ampio numero di portatori d’interessi; questo lavoro ha permesso l'adozione, nella giunta di ieri, del Piano Regionale Amianto. Si apre adesso una ulteriore fase di condivisione del Piano che attraversa la Valutazione Ambientale Strategica”.
“L'approccio del piano è molto concreto, punta a dare risposte definitive al tema dell'amianto in Puglia tenendo come riferimento la normativa nazionale ma, soprattutto individuando percorsi di legalità e attenzione alla salute ed all'ambiente a disposizione dei cittadini. In particolare il Piano punta – ha spiegato ancora Nicastro - alla sensibile riduzione dei costi di smaltimento utilizzando le leve della semplificazione amministrativa, della sana competizione tra aziende specializzate disponibili a rendere trasparenti i propri listini e le proprie caratteristiche aziendali, per arrivare alla riduzione dei costi di smaltimento attraverso la definizione di discariche su base provinciale definite dalle Amministrazioni e selezionate in collaborazione con le Associazioni”.
“Particolarmente significative saranno le azioni di informazione e sensibilizzazione destinate a conferire l’esatta percezione del problema al fine di evitare comportamenti che possono mettere a repentaglio la salute dei cittadini, ma al contempo evitando allarmismi ingiustificati laddove si ricorra a strategie di trattamento, rimozione e smaltimento condotte secondo le normative vigenti. Le attività di censimento avviate nel 2005 e recentemente incentivate attraverso percorsi di autonotifica, fanno emergere una situazione critica anche se non molto difforme da quella registrata in altre regioni ed in altre parti del mondo, che tuttavia necessita di essere opportunamente gestita al fine di evitare il propagarsi di smaltimenti abusivi che costituiscono il vero rischio per la salute dei cittadini. In tale direzione, il Piano Regionale Amianto – ha concluso Nicastro - offre una strada ragionata e condivisa che unisce gli obiettivi di approfondimento della conoscenza della distribuzione dell’amianto in Puglia, a finalità di semplificazione amministrativa e riduzione dei costi, sino alla creazione di una filiera di virtuosa gestione del problema amianto in Puglia.