Rinnovabili termiche, il Conto energia in Gazzetta Ufficiale. Il testo
Pubblicato il Decreto 28 dicembre 2012, che introduce i nuovi incentivi in materia di efficienza energetica e fonti rinnovabili termiche. A disposizione di privati e pubbliche amministrazioni ci sono 900 milioni di euro l'anno per il prossimo biennio
03 January, 2013
Partono ufficialmente i nuovi incentivi per le rinnovabili termiche e l'efficienza energetica. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto 28 dicembre 2012, recante “Incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni” è stato formalmente inaugurato il cosiddetto Conto energia termico. A disposizione di privati e pubbliche amministrazioni ci sono, almeno per il prossimo biennio, 900 milioni di incentivi l'anno, dei quali 700 riservati a famiglie e aziende e 200 destinati agli enti pubblici.
Le agevolazioni spettano alle amministrazioni che realizzeranno interventi di efficientamento energetico su edifici esistenti, mentre nel caso di installazione di impianti a rinnovabili termiche come pannelli solari termici, pompe di calore e caldaie a biomasse l'incentivo viene concesso anche ai privati. Il provvedimento punta a favorire gli impianti di piccola taglia, con potenza inferiore a 1 Megawatt (la prima stesura del Decreto, poi modificata in seguito al parere delle Regioni, prevedeva una soglia di 500 Kw di potenza per una superficie non superiore ai 700 metri quadri, ndr).
Quanto all'ammontare degli incentivi, esso varia a seconda della quantità di energia rinnovabile prodotta o del risparmio energetico effettivamente conseguito. Il rimborso concesso dallo Stato, comunque, non potrà superare il 40% della spesa sostenuta dal privato o dalla pubblica amministrazione e sarà erogato in 2 o 5 anni a seconda dell'entità dell'intervento. Per pompe di calore, caldaie e stufe, inoltre, l'incentivo sarà diversificato anche in base alla zona climatica in cui viene installato l'impianto.
Fino al prossimo 30 giugno, il Conto energia termico coesisterà con la detrazione fiscale del 55% per l'efficienza energetica, che resta al momento l'unica forma di incentivazione a disposizione dei privati per quanto riguarda gli interventi di miglioramento dell'efficienza energetica: interventi di isolamento termico, sostituzione di impianti di riscaldamento con generatori di calore a condensazione, sostituzione di infissi e finestre, installazione di sistemi di schermatura e ombreggiamento di edifici esistenti. Il bonus Irpef, evidentemente, permette di ottenere un rimborso più corposo rispetto al Conto termico, ma in questo caso i tempi di recupero dell'incentivo sono più lunghi: 10 anni contro 2 o 5.
Per dare un'idea più precisa dei nuovi incentivi, il ministero dello Sviluppo Economico ha fornito alcuni esempi concreti, validi per una famiglia che vive in un appartamento monofamiliare da 90 mq nella zona climatica di Roma:
- impianto con pompa di calore da 24 kWth, costo sostenuto di 6500 euro, incentivo spettante di 2.772 euro in 2 anni;
- impianto solare termico da 4mq, costo sostenuto 3.600 euro, incentivo 1.360 euro in 2 anni;
- Stufa a pellet da 22kWt, 4.000 euro di investimento, 1.392 euro di incentivo in 2 anni.
Non è ancora stato fissato il termine per l'avvio delle domande di incentivo, ma non si dovrebbe andare oltre la fine di febbraio. Il Gse, infatti, ha 60 giorni di tempo, a partire dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, per pubblicare sul proprio sito la scheda da compilare, in base alle indicazioni tecniche che dovranno essere fornite dall'Enea. Le richieste, in ogni caso, potranno essere presentate solo per via telematica.
Scarica il testo del Conto energia termico pubblicato in Gazzetta ufficiale