La Procura di Taranto solleva l'eccezione di incostituzionalità della legge salva Ilva
Una nuova eccezione di incostituzionalità di alcune norme della legge detta 'Salva Ilva' è stata presentata dalla Procura di Taranto al Tribunale del riesame. "Sono perplesso - ha dichiarato in una nota il presidente dell'Ilva Bruno Ferrante - [b]la società ha già iniziato ad applicare l’Aia[/b]. Lo sblocco della merce è imprescindibile per continuare la vita aziendale
08 January, 2013
Una nuova eccezione di incostituzionalità di alcune norme della legge detta 'Salva Ilva' è stata presentata dalla Procura di Taranto al Tribunale del riesame che oggi ha discusso dell'appello presentato dal Siderurgico contro la decisione del gip di respingere l'istanza di dissequestro dei prodotti finiti e semilavorati. L'ufficio ha già depositato presso la Corte Costituzionale un ricorso per conflitto di attribuzione. Per il legale azienda si tratta di una questione "manifestamente infondata".
"Sono perplesso - ha dichiarato in una nota il presidente dell'Ilva Bruno Ferrante - rispetto a quanto sta accadendo: un vero e proprio accanimento della Procura nei confronti dell'Ilva che colpisce non solo l'impresa, ma soprattutto le migliaia di lavoratori e le loro famiglie".
"La società ha già iniziato ad applicare l’Aia - ha detto Ferrante - abbiamo già compiuto i primi passi in tal senso con l’inizio del rifacimento delle cokerie 5 e 6 e dell’altoforno 1, fermati nel mese di dicembre; dai primi di gennaio abbiamo iniziato il rifacimento anche delle cokerie 3 e 4 e a seguire intraprenderemo i lavori previsti agli altoforni 2, 4 e 5. Nonostante l’Arpa abbia dichiarato recentemente che la situazione ambientale di Taranto è sotto controllo, con una diminuzione sia del PM10 che del contenuto di benzo(a)pirene, e nonostante il Governo abbia adottato un decreto legge, poi convertito in legge dal Parlamento, che prevede che l’Azienda possa continuare a lavorare e spedire i prodotti lavorati e semilavorati già da fine luglio, i Magistrati si oppongono senza ragionevoli motivi alla liberazione di tali beni".
"Va da sé che lo sblocco della merce a questo punto - ha poi concluso - è imprescindibile per continuare la vita aziendale che è gravemente danneggiata dai loro provvedimenti. L’azienda ha messo in atto un grandissimo sforzo finanziario per procedere regolarmente al pagamento degli stipendi del mese di gennaio. Mi auguro che la situazione possa evolvere positivamente per fare altrettanto il prossimo mese".