Consumi elettrici in calo: nel 2012 -2,8% rispetto all'anno precedente
Terna comunica i primi dati provvisori sull'andamento del fabbisogno nazionale di energia elettrica nel 2012: lo scorso anno i consumi sono diminuiti del 2,8% rispetto al 2011, facendo registrare il calo più consistente dal 2009. Si riduce anche la produzione, ma crescono eolico e fotovoltaico
09 January, 2013
Dopo due anni di crescita, nel 2012 i consumi di elettricità in Italia tornano
a scendere. I primi dati provvisori elaborati da Terna sul fabbisogno di energia elettrica nell’anno appena concluso fanno segnare infatti una flessione del 2,8% rispetto al 2011: si tratta del calo più consistente da inizio secolo dopo quello del 2009, quando il decremento sull’anno precedente fu pari al 5,7%. Più nel dettaglio, il totale dell’energia richiesta in Italia nel 2012 ammonta a 325,3 miliardi di kilowattora, attestandosi sullo stesso livello di domanda del 2004.
Tra l'altro, osservano gli analisti di Terna, il 2012 è stato un anno bisestile, quindi ha avuto una giornata lavorativa in più rispetto all'anno precedente. Tenendo conto di questo fattore, la domanda energetica sarebbe dovuta addirittura salire. A livello territoriale, le flessioni più consistenti si registrano in Sardegna (-10,3%) e nella macroarea del Nord-Ovest composta da Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta (-7,7%). A dicembre 2012, inoltre, la domanda energetica nazionale si è attestata sui 26,6 miliardi di kWh, sostanzialmente costante rispetto ai 26,1 miliardi del mese di novembre. Rispetto al gennaio 2011, però, il dato risulta in calo del 3,6%, nonostante una temperatura media mensile inferiore di circa un grado e mezzo.
Per quanto riguarda invece la produzione di energia elettrica, quella interna ha soddisfatto l’86,8% del fabbisogno nazionale (di cui 62,2% termoelettrica, 13,3% idroelettrica, 1,6% geotermica, 4,0% eolica e 5,6% fotovoltaica). Il restante 13,2% rappresenta le importazioni di energia dall'estero. In valore assoluto, la produzione nazionale netta del 2012 (284,8 miliardi di kWh) è diminuita del 2,3% rispetto al 2011. In calo, in particolare, le fonti idroelettrica (-8,2%), termoelettrica (-6,3%) e geotermica (-1,4%), mentre hanno fatto registrare un sensibile aumento l'eolico (+34,2%) e il fotovoltaico (+71,8%).