Istat: Roma in ritardo nella gestione dei rifiuti
Secondo i dati raccolti tra il 2000 e il 2007 dall'Istituto nazionale di statistica, sono ancora troppi i rifiuti smaltiti in discarica dalla capitale
19 May, 2009
Roma è in ritardo nella gestione dei rifiuti. Lo dimostrano, ancora una volta, i dati raccolti dall'Istat tra il 2000 e il 2007, e recentemente presentati nel rapporto “Dati ambientali nelle città”. A determinare un giudizio così negativo, le quantità di rifiuti solidi urbani ancora smaltiti in discarica dalla capitale, che superano l'80% del totale. Anche se tra il 2004 e il 2007 si registra, a onor del vero, una leggera inversione di tendenza e un aumento della spazzatura avviata agli impianti di riciclo e di compostaggio. Nel dettaglio, nel 2007 sono stati 556,2 i chili di rifiuti per abitante conferiti in discarica a Roma, a fronte di una media italiana di 352,2 kg. L’anno precedente, sempre nella capitale, erano stati 574,3 i chili pro capite finiti in discarica, nel 2005 la quantità si attestava a 578 e arrivava addirittura a 584,2 chilogrammi nel 2004. Sul fronte del compostaggio, l’Istat rileva che si è passati da un conferimento in impianti pari a 3,9 chili per abitante nel 2000 ai 9,2 nel 2007: un dato che conforta poco, se rapportato alla media italiana, che si attesta sui 36,8 chili pro capite. Ciliegina sulla torta, la quantità di residui avviati agli impianti di recupero fa addirittura segnare un passo indietro, passando dai 92,8 chilogrammi per abitante del 2006 agli 89,9 del 2007. Una diminuzione che arresta il trend, costantemente in ascesa dal 2000.