A Terzigno le scorie di Acerra
Le ceneri di Acerra serviranno a coprire i rifiuti della discarica di Terzigno. A denunciarlo i comitati dell’area, ma anche la classe politica dei comuni limitrofi. La decisione sarebbe stata presa con l’ordinanza 48 del 3 marzo 2009
19 May, 2009
Andranno da Acerra a Terzigno le ceneri derivanti dalla combustione dell’inceneritore inaugurato il 24 marzo. Questa è la denuncia dei comitati dell’area, che hanno diffidato l’ente parco, ma è anche la versione di Francesco Sorrentino, presidente del Consiglio Comunale di Boscotrecase, di Angelo Genovese, docente universitario, e di Vincenzo Sangiovanni coordinatore del Pd nell’area, che dopo otto mesi di richieste sono riusciti ad ottenere il testo dell’ordinanza 48 del 3 marzo 2009. Nel testo, firmato dal presidente del consiglio Silvio Berlusconi, si leggerebbe infatti che le scorie di Acerra verranno utilizzate per coprire i rifiuti che arriveranno nella discarica di Terzigno, la ragione starebbe nel fatto che in questo modo si potrebbe ridurre l’impiego di materiale naturale proveniente dalla cava stessa. In questo modo, attraverso l’ordinanza sarebbe stato accettato il piano tecnico presentato dalle due società che avranno in gestione il sito: l’Ecodeco e l’Asia.
Secondo Genovese il pericolo maggiore risiede nel fatto che nell’inceneritore viene bruciato direttamente tal quale, le cosiddette eco balle. Si teme, inoltre, per le coltivazioni di vigneti della zona, da cui viene prodotto il tipico Lachrima Christi. Altra questione poi sarebbero i danni alla salute che rifiuti di tal genere potrebbero procurare.
Dallo staff del sottosegretario Bertolaso fanno sapere però che le ceneri che verranno portate a Terzigno non saranno inquinanti. Il termovalorizzatore – dicono – produce due tipi di ceneri, i materiali di risulta pericolosi saranno trattati e inertizzati così come previsto dalla legge, mentre gli altri, che per semplificare sono simili alle ceneri prodotte da un camino, saranno portate a Terzigno. Non abbiamo nessuna intenzione di commettere un illecito.