La detrazione del 50% si applica anche ai pannelli fotovoltaici
L'Agenzia delle entrate chiarisce definitivamente che anche l'installazione di pannelli fotovoltaici può godere dell'agevolazione fiscale per le ristrutturazioni edilizie generiche, purché l'impianto non usufruisca degli incentivi del Conto energia. Esclusa, invece, l'applicazione del bonus del 55% per le riqualificazioni energetiche
15 January, 2013
La detrazione Irpef del 50% può essere applicata anche agli impianti fotovoltaici. A chiarirlo, mettendo fine a una querelle che dura da diverso tempo, è stata l'Agenzia delle entrate, precisando che l'intervento di installazione di pannelli fotovoltaici può godere del bonus per le ristrutturazioni generiche (portato di recente dal 36 al 50%, almeno fino al prossimo giugno), ma non di quello del 55% per l'efficienza energetica. Chiarita, inoltre, l'incompatibilità della detrazione con le tariffe incentivanti del Quinto conto energia: se un impianto gode di una delle agevolazioni, non può approfittare anche dell'altra.
A fugare ogni dubbio è stata un risposta ufficiale inviata dall'ufficio stampa dell'Agenzia a un tecnico che l'aveva interrogata sull'argomento. «L’installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione dell’energia elettrica – scrive l'Agenzia delle entrate - può rientrare nell’agevolazione, ma in questo caso l’elettricità prodotta non può essere incentivata attraverso il cosiddetto Conto energia, previsto dal decreto Ministeriale 5 luglio 2012 (Quinto conto energia)». Anche il notiziario specializzato QualEnergia si è visto rispondere in modo simile alla stessa richiesta di chiarimento: «Le tariffe incentivanti non sono applicabili all’elettricità prodotta da impianti fotovoltaici per i quali sia stata riconosciuta o richiesta la detrazione fiscale del 36% spettante per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio della legge 27 dicembre 2002».
O incentivi o detrazione, dunque. La notizia ha comunque un risvolto importante, soprattutto in vista della chiusura del Conto energia, che si avvicina rapidamente al raggiungimento del tetto di spesa cumulato annuo raggiunto il quale saranno bloccati gli incentivi al fotovoltaico (al momento, secondo il Contatore online presente sul sito del Gse, restano disponibili meno di 150 milioni di euro, ndr). In realtà, secondo i calcoli dei tecnici, anche in presenza degli incentivi del Quinto conto energia, per alcune tipologie di impianti il meccanismo della detrazione fiscale può essere più conveniente. Da non sottovalutare, infine, la maggiore semplicità burocratica per la richiesta dell'agevolazione fiscale rispetto agli incentivi del Conto energia.
La detrazione, fa sapere l'Agenzia, spetta non solo ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese: proprietari o nudi proprietari; titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie); locatari o comodatari; soci di cooperative divise e indivise; imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce; soci di società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari, alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali. «Ha diritto alla detrazione – aggiunge l'ufficio stampa - anche il familiare convivente del possessore o detentore dell'immobile oggetto dell'intervento di ristrutturazione, purché sostenga le spese e siano a lui intestati bonifici e fatture».
Niente da fare, invece, per quanto riguarda il riconoscimento del bonus Irpef del 55% per gli interventi di efficientamento energetico, riservato, come chiarisce definitivamente l'Agenzia, all’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda. Il fotovoltaico, infatti, non rientra tra gli interventi di riqualificazione energetica contemplati dalla legge che disciplina il 55%.