Quanti chilometri al litro per Obama?
Una rivoluzione tinta di verde per l'America . Parte il progetto di Barack Obama che prevede l'adeguamento delle case automobilistiche a produrre, entro il 2016, veicoli che non percorrano meno di 15 chilometri al litro.
20 May, 2009
Gli americani possono iniziare a respirare un'aria pulita di novità ecologiche. E' iniziato il conto alla rovescia per l'arrivo delle restrizioni sulle emissioni a favore dell'ambiente.
In sette anni, infatti, secondo l'amministrazione Obama, gli Stati Uniti potrebbero risparmiare 1,8 miliardi di barili di petrolio, cioè più di quanto abbiano importato complessivamente lo scorso anno da Arabia Saudita, Venezuela, Libia e Nigeria, in pratica l'equivalente di togliere dalla strada per un intero anno 53 milioni di veicoli.
Il presidente USA, Barack Obama, ha deciso di rendere più restrittive le norme sui consumi (e automaticamente sulle emissioni di gas serra) fissando in 35,5 miglia al gallone (15,1 km/litro) la percorrenza media delle automobili (39 mpg pari a 16,6 km/litro) e dei mezzi pesanti (pick-up e SUV, 30 mpg pari a 12,7 km/litro) entro il 2016, unificando le regole per tutti gli Stati.
Saranno così unificati gli standard di emissione facendo rientrare la parte della California e di altri 13 Stati che avevano indicato limiti più severi del 30% rispetto a quelli fissati dall’EPA (Environmnetal Protection Agency) e anticipando di quattro anni i limiti su consumi e CO2 fissati dal CAFE (Corporate Average Fuel Economy).
Un programma a tappe che partirà nel 2012. Tra 3 anni il 65% delle auto nuove dovrà rispondere agli standard fissati, nel 2013 si passerà al 75%, poi all’80% fino al 100% nel 2015, che corrisponde all'anno della messa in commercio dei nuovi modelli.
Attualmente il consumo medio delle auto americane (responsabile per il 17% delle emissioni di CO2 di tutto il paese) è di poco superiore alle 25 mpg (10,6 km/litro) e questo vuol dire che l’efficienza dovrà migliorare del 40%.
Sono inoltre fissati alcuni criteri di flessibilità, come lo scambio di crediti su CO2 e l’attuazione di tecnologie di mobilità alternativa come l’ibrido, l’elettrico, l’idrogeno o il gas naturale. Non èsi sa ancora se in questo elenco sarà compreso il Diesel.
La nuova strategia ambientalista sarà però un rincaro nelle tasche deile case produttrici: in media ogni veicolo verrà a costare 600 dollari in più rispetto a quanto previsto dalla normativa, che già implica un costo aggiuntivo per la produzione di auto pulite di 700 dollari. Complessivamente, quindi, il rispetto delle nuove regole si tradurrà in un costo supplementare di 1.300 dollari in più a vettura.
Ma possedere un’auto verde farà sì che i consumatori - spiega Obama - possano risparmiare 2.800 dollari durante l’arco di vita del veicoli in termini di benzina. I costruttori non hanno potuto fare altro quindi che esprimersi favorevolmente al progetto Obama: secondo i più maliziosi, infatti, le case automobilistiche americane non potevano altrimenti, sopravvivendo (esclusa Ford) grazie ai prestiti concessi dal Governo americano.
L'amministrazione Obama ha stimato che la messa a punto di questo progetto porterebbe a una riduzione del consumo annuo di petrolio di ben 1,8 miliardi di barili (con un costo stimato di 60 dollari, vuol dire quasi 100 miliardi di dollari di risparmio) e le emissioni nell’aria di CO2 di 900 milioni di tonnellate all’anno, con un effetto che oggi si raggiungerebbe togliendo dalle strade 177 milioni auto e spegnendo 194 centrali a carbone.