Bikemi, arrivano nuove stazioni
Vola il bike-sharing milanese. Aumentano gli abbonamenti annuali e i prelevamenti di biciclette.
20 May, 2009
Quasi milleduecento bici per 85 stazioni. Sono sei le nuove rastrelliere installate a Milano che vanno ad aggiungersi a quelle già esistenti e, nel giro di una settimana, le velo-stazioni aumenteranno ancora a Milano. Le bici stazioni saranno installate nelle vie San Nazario in Brolo, Manzoni, D’Ancona, Molino delle Armi, San Marco e Sant’Angelo. Dopo una settimana anche in Santa Maria del Carmine, Mentana, Mascagni.
Intanto arrivano anche alcuni dati ufficiali. sono 9.500 gli abbonamenti annuali sottoscritti, 2.800 i giornalieri e 540 i settimanali (questi ultimi due disponibili dal 1° aprile scorso). Le biciclette prelevate sono state complessivamente 180.499, con un record di 3.453 registrato il 22 aprile, giornata di apertura del Salone del Mobile. Le visite al sito, on line dal novembre scorso, sono state 169.500.
Dati, quelli del bike-sharing milanese in sintonia con quanto emerso a Bruxelles nel corso della conferenza internazionale sulla ciclabilità: Velo-City 2009 che si è tenuta a metà maggio. Durante la Conferenza 27 Comuni d’Europa, tra cui Milano, hanno firmato la “Carta di Bruxelles”.
Con la sottoscrizione del documento i firmatari si sono impegnati: a sollecitare Commissione e Parlamento europeo ad attivare politiche adeguate per portare nei Paesi dell'Unione Europea l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto abituale dall’attuale 5% al 15% entro il 2020; ad assumere direttamente iniziative locali finalizzate a far aumentare al 15% il “modal share” (ripartizione modale) della bicicletta e a ridurre del 50%, entro lo stesso termine, gli incidenti mortali che colpiscono i ciclisti migliorando la sicurezza delle strade ciclabili.
Tra le città firmatarie: Bruxelles, Milano, Reggio Emilia, Monaco di Baviera, Siviglia, Edimburgo, Tolosa, Bordeaux, Timisoara, Izmit e Portland negli USA.
Comunicato stampa Fiab
Il sito di Bikemi
Voglia di pedalare, il bike-sharing va in crisi-da La Repubblica del 21.05.09