Vertice straordinario a Palazzo Chigi. Ilva si impegna ma tace sul Piano industriale
Tutte le parti sostengono, “nell’assoluto rispetto della Magistratura”, che “debba essere applicata integralmente e immediatamente la legge. L’Ilva dal suo canto si impegna al rispetto delle prescrizioni dell’AIA e alla tutela dell’occupazione, ma nulla viene detto del Piano Industriale: se ne parlerà finalmente il 23 gennaio a Taranto?
19 January, 2013
Il Caso Ilva tiene banco a Palazzo Chigi. Alla riunione del 18 gennaio convocata d’urgenza erano presenti tutte le parti istituzionali e non. Citiamo (obbedendo ai principi dell'impersonalità e dell'inderogabilità come circolare par condicio impone) il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro dell’Interno, il Ministro dell’Ambiente, il Sottosegretario di Stato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Vice-Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Sottosegretario di Stato presso il Ministero dello Sviluppo economico, con l’assistenza dell’Avvocato Generale dello Stato, il Presidente della Regione Puglia, i rappresentanti del Comune e della Provincia di Taranto, i Segretari confederali della CGIL, CISL, UIL e UGL, i rappresentanti della Confindustria, il Presidente dell’ILVA di Taranto.
Tutte le parti sostengono “nell’assoluto rispetto della Magistratura” che “debba essere applicata integralmente e immediatamente la legge (decreto-legge 3 dicembre 2012 n. 207 convertito in legge 24 dicembre 2012 n. 231) da parte di tutti i soggetti interessati, così da innescare il circolo virtuoso risanamento ambientale/tutela della salute/tutela dell’occupazione che deve risolvere il problema ILVA di Taranto”.
E il siderurgico? Qual è la posizione dell’Ilva di fronte a tutto questo? “L’azienda – cita il comunicato stampa di Palazzo Chigi - ha solo confermato il proprio impegno al rispetto delle prescrizioni dell’AIA e alla tutela dell’occupazione, sotto la vigilanza del Garante nominato dal Consiglio dei Ministri l’11 gennaio 2013, assicurando il regolare pagamento delle retribuzioni a tutti i lavoratori”. Eppure verba volant scripta manent. Di Piano industriale ancora non se ne parla e dunque l’Ilva non ha ancora manifestato formalmente la propria volontà se rimanere o meno a Taranto. Il Piano Industriale è essenziale per quantificare i tempi e i mezzi finanziari che saranno impiegati per osservare le prescrizioni dell’Autorizzazione Integrata Ambientale dell’ottobre scorso.
Il Ministro dell’Ambiente, durante la riunione incontro ha informato il Consiglio del programma di riunioni previste il 23 gennaio a Taranto, con incontri nello stabilimento ILVA con l’azienda e con le rappresentanze dei lavoratori e, successivamente, in prefettura con i rappresentanti delle autorità e istituzioni locali. Il Ministro ha confermato in proposito l’impegno per la piena attuazione della legge 231 del 24 dicembre per accelerare il risanamento ambientale.