Ilva, dissequestro acciaio. Regione Puglia: “Un lodo per superare l’empasse”
Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, contrario a un nuovo decreto salva Ilva suggerisce invece “un lodo” chiedendo all’Ilva di presentare “subito istanza di dissequestro dei materiali vincolando i ricavi della vendita dei prodotti al pagamento delle retribuzioni e all’avvio gli interventi di ambientalizzazione, così come previsti dall’Aia. Nicastro: “Ilva dimostri la volontà di rispettare gli impegni”
20 January, 2013
"Un nuovo decreto legge sull'Ilva “porterebbe in un vicolo cieco". Così il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che suggerisce invece “un lodo” chiedendo all’azienda di presentare "subito istanza di dissequestro dei materiali finiti vincolando i ricavi della vendita dei prodotti al pagamento delle retribuzioni e all’avvio gli interventi di ambientalizzazione, così come previsti dall’Aia. Questa soluzione, subordinata agli interventi della Corte Costituzionale – afferma in una nota – consentirebbe di gestire nel processo penale il conflitto che sta soffocando tanto l’industria siderurgica italiana che la città di Taranto”.
E' questa per Vendola, la strada suggerita dalla Regione, e in particolare dall’assessore all’Ambiente, Lorenzo Nicastro, e che potrebbe essere risolutiva. “E' doveroso, per la cronaca – ha aggiunto Vendola – precisare che nel corso del lungo vertice che si è svolto venerdì sera a Roma sull'Ilva, si è lungamente esaminata la possibilità che, all’unanimità, si potesse concordare sulla necessità di un secondo decreto legge per l’applicazione della legge 231. L’unanimità invece non c'è stata”. “In particolare la Regione Puglia, ma anche gli altri Enti locali e alcune parti sindacali, hanno espresso forti perplessità su questa iniziativa”.
“La Regione Puglia ha sottolineato che un decreto finalizzato all’applicazione di una legge sottoposta ad una censura di costituzionalità – ha poi detto Vendola - verosimilmente incorrerebbe nelle stesse eccezioni di incostituzionalità da parte degli stessi giudici. Non costituirebbe dunque una risoluzione ma alimenterebbe un vero e proprio corto circuito tra poteri dello Stato che nel nostro ordinamento riconosce quale unico punto di mediazione la Corte Costituzionale”.
“Oggi la Regione Puglia – ha concluso Vendola – non può che confermare le perplessità manifestate a caldo venerdì sera: non si vince questa battaglia con la quantità di decreti”.
"Ormai dallo scorso 26 luglio sulla vicenda Ilva ci si muove sul crinale di un duro conflitto tra Istituzioni dello Stato. Un braccio di ferro che oltre a rischiare di lasciare tutti sconfitti fa intravedere all'orizzonte un ulteriore problema rispetto agli interventi da per risolvere le problematiche ambientali e di salute pubblica che, duole doverlo ammettere, paiono passare in secondo piano in questo momento". Così l'Assessore alla Qualità dell'ambiente della regione Puglia, Lorenzo Nicastro, ribadendo le perplessità palesate anche nella convocazione a Palazzo Chigi di qualche giorno fa.
"Registro un atteggiamento aziendale tutt'altro che collaborativo. Ilva, anzi, continua a mettere surrettiziamente sul piatto della bilancia le problematiche occupazionali e di reddito dei lavoratori incassando decreti legge e norme ad hoc che lungi dal risolvere le problematiche gettano benzina sul fuoco delle tensioni sociali. A questo punto - ha proseguito Nicastro - non si può prescindere da un gesto concreto dell'azienda che dimostri la volontà di rispettare gli impegni".
"Tanto per fare un esempio, in un clima così pesante, mi sarei aspettato una richiesta di dissequestro dei materiali finiti con impegno formale da parte dell'azienda all'uso delle risorse ricavate dalla vendita, oltre che per la tutela delle retribuzioni dei lavoratori, anche per gli interventi di ambientalizzazione secondo il cronoprogramma previsto dall'AIA. Trovo singolare - conclude Nicastro - che questo non sia accaduto. È del tutto evidente che sarebbe stato un chiaro segnale di assunzione di iniziative concrete, cosa che tutti i soggetti coinvolti nella vicenda aspettano inutilmente da tempo".