Il coordinamento Bike Pride sul Bici Plan
Il coordinamento Bike Pride apprende con soddisfazione la conclusione del percorso di redazione del Bici Plan, da tempo richiesto all'Amministrazione - comunicato stampa del 23.01.2013
23 January, 2013
La proposta di un piano concepito con una serie di direttrici principali e una ciclabilità diffusa interquartiere sposa le più recenti tendenze italiane ed europee e l'adozione della nostra proposta avanzata in occasione del Bike Pride 2012 di trasformare i controviali in zone 30 e la realizzazione di corsie ciclabili low cost, ci rende particolarmente orgogliosi.
Finalmente la mobilità ciclabile viene a tutti gli effetti inserita nella progettazione della mobilità urbana. Il risultato di questo piano infatti dovrà essere quello di favorire sempre più l'utilizzo di un mezzo di trasporto economico e non inquinante, garantendo ai ciclisti velocità, praticità e soprattutto sicurezza. Lo spostamento di una parte del trasporto sulle bicicletta, dall'esiguo 2% di adesso al 20% previsto, potrà garantire una migliore mobilità per tutti gli utenti, automobilisti compresi.
"Tuttavia il percorso non è finito, ma al contrario, inizia solo ora" - commenta Giuseppe Piras, uno dei componenti del Coordinamento Bike Pride - "Ci auspichiamo che il Consiglio comunale e la Giunta comprenda l'importanza degli interventi previsti nel piano e dia immediato mandato affinché siano stanziate le risorse necessarie alla sua realizzazione, anche come segnale concreto per combattere l'inquinamento di Torino, come spesso annunciato".
"Inoltre confidiamo nel fatto che le associazioni e i cittadini continuino ad essere coinvolti nella definizione degli interventi puntuali, perché siano il più possibile efficaci e funzionali" - aggiunge Piras. Affinché il Bici Plan entri a far parte a tutti gli effetti della rete di trasporto pubblico cittadino, occorrerà prestare particolare attenzione alle connessioni con le altre infrastrutture, a partire dalla realizzazione di parcheggi protetti per le biciclette nelle stazioni ferroviarie, in corrispondenza delle fermate della metro e nei parcheggi di attestamento delle auto. Non dovrà essere sottovalutata la comunicazione e la promozione della ciclabilità, tassello fondamentale del piano, così come riteniamo fondamentale "controllo e riduzione delle infrazioni stradali, considerato che tutt'oggi è ancora molto pericoloso per ciclisti e pedoni muoversi nella selva urbana - avere una rete di ciclabili con le auto che ci parcheggiano sopra o controviali zona 30 dove regna la sosta selvaggia servirà a poco" - aggiunge Del Carlo.
Inoltre Bike Pride chiede al Comune di farsi parte attiva per garantire la possibilità di integrazione tra bici e mezzi pubblici, sia per ciò che riguarda SFM, il sistema ferroviario metropolitano, da cui il trasporto bici è stato recentemente escluso, sia per i mezzi GTT, sui quali non è ancora previsto.
Solo in questo modo i cittadini potranno scegliere liberamente il mezzo di trasporto più consono per il proprio spostamento passando da uno all'altro in totale comodità.