Pedalapapà! - Prime pedalate
On line il secondo racconto di Luigi Bosio, papà di due bimbi che in alternativa all'auto ha scelto di acquistare un “carretto-traino” per la bici da utilizzare per gli spostamenti casa-nido-lavoro
29 January, 2013
Luigi Bosio
Sono i primi giorni con il nuovo mezzo. Prima di caricare Ale e Fede faccio qualche giro per prendere le misure. Mi muovevo spesso in bicicletta, ma adesso traino un oggetto ai più sconosciuto, quindi attiro l’attenzione, le persone mi osservano e io osservo loro. Supero le macchine incolonnate nel traffico; la cosa carina è che i bambini presenti su quelle automobili si appiccicano al vetro chiedendo probabilmente ai genitori “che cos’è quella roba?”. Quando incrocio altri ciclisti mi fanno un cenno come di approvazione, un mezzo sorriso come se fossi uno di famiglia; noto però che l’età media dei compagni delle due ruote è alta. La cosa mi fa riflettere: com’è possibile che persone in età avanzata utilizzino la bicicletta e i più giovani no? E’ un fattore culturale? Economico? Penso che possa essere un po’ l’uno un po’ l’altro. Mi riprometto di approfondire la cosa parlando con chi utilizza la bici con regolarità e con chi non se lo sogna nemmeno di cavalcare quel pezzo di ferro con due ruote. Pensavo che avere questo piccolo “rimorchio” attaccato alla bicicletta rendesse il mezzo meno manovrabile… invece, dopo poche pedalate, ho preso subito confidenza e lo utilizzo per tutto il giorno. Il piccolo bagagliaio è utile a stipare gli accessori e le borse della spesa e posso affermare, per il momento, di essere soddisfatto dell’acquisto. Mi fermo a comprare il giornale, il giornalaio mi chiede “ma quella cosa lì può girare per strada?”. “Scusi?”, ribatto io. E lui ripete la domanda. Allora rispondo con un “certo”, poi pedalo verso casa. Penso che il commento del giornalaio sia “normale” nel mondo di oggi, dove è opinione della maggioranza delle persone che la strada sia dei mezzi a quattro ruote (o almeno a tre) e in ogni caso spinti da un motore, mentre nasce il dubbio che una bicicletta con attaccato un carretto sia idonea alla circolazione... Penso che la cultura del nostro Paese sulla mobilità sia molto “primitiva”, ma questo non vuol dire che non si possa cambiare!